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L’Ars apre le porte ai ragazzi: baby sindaci a Sala d’Ercole

L'iniziativa è stata ideata e fortemente voluta dal presidente dell'Ars per "avvicinare i giovani alla vita politica e amministrativa e far conoscere loro la Costituzione della Repubblica e lo Statuto della Regione siciliana"

“Provo una grande emozione perché oggi finalmente apriamo le porte di Sala d’Ercole ai giovani. L’occasione per mostrare non soltanto le bellezze che racchiude questo palazzo, ma anche per illustrare ai ragazzi come funziona e quali sono i compiti del Parlamento siciliano”. Così Gaetano Galvagno nel corso dell’iniziativa “Deputati per un giorno”, ideata fortemente voluta dallo stesso presidente dell’Assemblea regionale siciliana per “avvicinare i giovani alla vita politica e amministrativa e far conoscere loro la Costituzione della Repubblica e lo Statuto della Regione siciliana”.

L’iniziativa che si è svolta stamane a Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento siciliano – a cui hanno preso parte i rappresentanti dei consigli dei ragazzi di tutta l’Isola, circa 150 studenti – ricade nel trentennale della nascita del “Consiglio Comunale dei ragazzi” (1993-2023), ed è stata realizzata anche grazie alla collaborazione del coordinatore regionale, il preside Giuseppe Adernò che ha consegnato al Parlamento un disegno di legge che prevede l’istituzione del “Consiglio comunale dei ragazzi” in tutti i comuni siciliani.

Presenti, oltre ai “baby sindaci”, l’assessore alle Autonomie locali e Funzione pubblica, Andrea Messina, il segretario generale dell’Ars, Fabrizio Scimè, il direttore della Fondazione Federico II, Patrizia Monterosso, e anche sindaci e assessori di vari comuni, e dirigenti scolastici di alcune scuole. Prima della cerimonia, i ragazzi hanno visitato il Palazzo Reale e la Cappella Palatina e, successivamente, si sono seduti tra i banchi di Sala d’Ercole normalmente occupati dei deputati regionali in occasione dei lavori parlamentari. “È nostro compito – ha proseguito Galvagno – educare i ragazzi sotto il profilo politico proprio perché, in questo particolare periodo, stiamo assistendo ad un progressivo calo di partecipazione. Nei nostri progetti futuri c’è il desiderio di offrire a questi ragazzi l’opportunità di vivere l’esperienza di essere deputati per un giorno. Esserci riusciti oggi, seppur ancora in via embrionale con un progetto pilota è per noi è un motivo di orgoglio”. “La mia città ha dato i natali a santi, artisti e sindacalisti e a tanti uomini eccezionali – ha detto Clara Pasqua, 13 anni, studente dell’istituto comprensivo statale Giuseppe Vasi di Corleone -. Eppure resiste ancora il pregiudizio che nel nostro paese siano tutti mafiosi, ma non è così. Oggi sono felice di vivere questa esperienza che rimarrà nella mia memoria – ha concluso – e mi auguro che questo Parlamento prosegua con altre iniziative per promuovere la partecipazione dei giovani alla vita politica”.


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