Morto l’ex geometra ultranovantenne che amava Locke e Kierkegaard, diventato famoso per la recente doppia laurea in filosofia. “Il corpo del mio caro nonno 99enne, alle 6.15 di questa mattina, ha deciso di fare una pausa eterna. Dopo una vita di studi e una serie di sketch comici con me, che gli hanno dato una certa popolarità sul mio canale Facebook ha pensato di riposarsi e abbracciare la quiete“: così, su Facebook, il doppiatore e attore palermitano Giuseppe Paternò, ha comunicato che il nonno che ha lo stesso nome e cognome, è morto sulla soglia del secolo di vita, a 99 anni.
A luglio scorso l’irriducibile studente e studioso, l’ex geometra cresciuto nel rione del Papireto e che dopo la pensione si era buttato sui libri, aveva conquistato con 110 e lode la laurea magistrale in Scienze filosofiche; due anni prima Giuseppe Paternò, cresciuto nello storico rione del Papireto aveva già fatto parlare di sè come il laureato più anziano d’Italia, divenendo, col massimo dei voti, dottore in Storia e filosofia con una tesi proprio sugli amati Locke, Kierkegaard e Heidegger e sulle loro visioni sul cristianesimo.
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