La deputata Simona Suriano ha preso parte ad Acate, in provincia di Ragusa, alla protesta del sindacato USB a seguito della scomparsa, risalente allo scorso 2 luglio, del 37enne Daouda Diane, mediatore culturale e lavoratore proveniente dalla Sierra Leone. Una scomparsa misteriosa e che farebbe presagire il peggio.
“Daouda Diane il 22 luglio sarebbe dovuto tornare, dopo tanto tempo, in Sierra Leone dalla sua famiglia e la sua scomparsa è qualcosa di anomalo e che lancia oscuri presagi. Siamo in una terra, purtroppo, dove il lavoro nero – sia nelle campagne, sia nei cantieri – è diffusissimo e dove le condizioni di vita dei migranti sono terribili e sono state denunciate a più riprese dai sindacati, dalle associazioni. È questo il cono d’ombra ove si innesta la vicenda di questo giovane lavoratore 37enne che faceva anche il mediatore culturale in una cooperativa e che di recente, in un video, aveva denunciato le umilianti condizioni di lavoro all’interno di un cantiere”, dice Suriano.
Poi la deputata prosegue: “Dopo quel video di Daouda si sono perse le tracce. È scomparso nel nulla e i suoi amici non se lo spiegano tanto che già il 3 luglio è stata fatta una denuncia per la sua sparizione. Sembrerebbe che le ricerche siano partite in ritardo e il timore è che il giovane possa essere stato vittima di un incidente sul lavoro e che il suo corpo possa essere stato occultato. Si tratta di ipotesi, certamente, ma sulle quali chiediamo che venga fatta piena luce. Le istituzioni non possono voltarsi dall’altra parte e auspico che sul caso si concentrino tutti gli sforzi per arrivare alla verità”.
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