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Le Zone franche montane annunciano resa: “La Politica resta inerte”

Annuncia che spiegherà "le ragioni della resa" nel corso della conferenza stampa indetta per domani alle 11:30 presso la sala stampa di Palazzo dei Normanni

“Interrompiamo la battaglia di civiltà, la rappresentanza politica siciliana e la burocrazia non vogliono la fiscalità di sviluppo strutturale L’approvazione della proposta di Legge che avrebbe disposto l’istituzione delle zone franche montane in Sicilia sarebbe stato un vanto per il Parlamento regionale. La deputazione ha avuto la concreta possibilità di approvare la prima Legge di prospettiva della storia di Sala d’Ercole”.

E’ l’atto d’accusa dell’Associazione zone franche montane Sicilia che ha portato avanti la “battaglia di civiltà” per oltre 3200 giorni, a difesa “del diritto di residenza nei luoghi dove siamo nati”.

E aggiunge: “E’ giunto il momento di prendere atto della mancanza di volontà politica (reale e concreta) di salvare le Terre alte di Sicilia dal processo di desertificazione umana e imprenditoriale, quindi ci arrendiamo alla mediocrità e a chi ha inteso declinare la fiscalità di sviluppo, destinata alle Terre alte siciliane, a materia sorvegliata”. Annuncia che spiegherà “le ragioni della resa” nel corso della conferenza stampa indetta per domani alle 11:30 presso la sala stampa di Palazzo dei Normanni.


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