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Lega e Iv alla Giunta Orlando: “no al Piano di riequilibrio”

"La verità - proseguono - è che ancor prima del dissesto finanziario, il Comune è in dissesto funzionale in tutti i suoi settori, dissesto funzionale già certificato del Ragioniere General

La presenza in aula del sindaco non ha diminuito di una sola virgola le nostre perplessità sul Piano di riequilibrio presentato dall’Amministrazione per evitare il fallimento della città. Un Piano di riequilibrio totalmente discostato dalla realtà cittadina: basti citare che è previsto di portare al 75% l’esazione delle tasse in città che sono al momento al 48%”. Lo dichiarano i consiglieri comunali della Lega a Palermo Igor Gelarda, Marianna Caronia, Alessandro Anello, Sabrina Figuccia e Roberta Cancilla.

“La verità – proseguono – è che ancor prima del dissesto finanziario, il Comune è in dissesto funzionale in tutti i suoi settori, dissesto funzionale già certificato del Ragioniere Generale.  Così come è stato presentato, questo Piano non può essere votato, anche perché dubitiamo che possa passare il vaglio della Corte dei Conti e porterebbe, quindi, comunque al dissesto finanziario. Questo è il sistema Orlando, che al dissesto e al disastro, in tutti i campi, ha portato la nostra città”.

“Il Piano di riequilibrio presentato dalla Giunta Orlando – ha detto dal canto il capogruppo di Italia Viva in Consiglio comunale, Dario Chinnici – va riscritto da capo e che ad ammetterlo sia lo stesso sindaco, durante i lavori del Consiglio comunale, è la conferma che i nostri timori sulla tenuta dei conti erano fondati. Non si possono aumentare le tasse ai palermitani, il personale non può essere mortificato dalle scelte discutibili di un’Amministrazione che pensa di poter garantire i servizi senza dipendenti, bisogna concludere una volta e per tutte le transazioni con le partecipate, Amat in primis, senza giocare sulla pelle dei lavoratori, non si possono svendere le quote della Gesap e serve chiarezza sulle entrate comunali per evitare gli errori del passato. In ballo c’è il futuro di un’intera città, non consentiremo a nessuno di fare campagna elettorale su temi così delicati“.


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