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L’ex deputato Pippo Gennuso condannato a 5 anni e mezzo

Gennuso aveva patteggiato a Roma la condanna a un anno e due mesi per traffico di influenze (reato derubricato da corruzione in atti giudiziari) nell’ambito di uno dei filoni del sistema Siracusa

L’ex parlamentare regionale Giuseppe Gennuso è stato condannato a 5 anni e mezzo di reclusione nell’ambito dell’operazione “acqua salata” oltre all’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Quattro anni e mezzo, invece, la condanna per Walter Pennavaria, che ricopriva il ruolo di amministratore legale del Consorzio Granelli.

L’accusa nei confronti dell’ex deputato Ars e di Pennavaria è quella di aver fornito acqua non potabile in alcune contrade di Pachino. Un’indagine risalente al 2015, quando a seguito dell’attività ispettiva svolta dal Nictas era stato accertato che le società gestite dagli indagati, Consorzio Granelli e Granelli Gestione Acquedotto s.r.l., avrebbero distribuito agli abitanti delle contrade Granelli – Chiappa e zone limitrofe, acqua non idonea al consumo umano proveniente da un pozzo trivellato di contrada Chiappa, nonostante avessero promesso all’utenza, in occasione della stipula dei contratti di allaccio alla rete idrica, che l’acqua somministrata sarebbe stata potabile poiché proveniente dal vicino acquedotto del comune di Ispica.

Secondo la Procura, Gennuso sarebbe stato l’amministratore di fatto del Consorzio Granelli e della Granelli Gestione Acquedotto srl, mentre Walter Pennavaria era l’amministrazione legale e il giudice ha aumentato la condanna a 4 anni richiesta dal Pm. Il giudice del tribunale di Siracusa ha condannato i due anche al risarcimento delle parti civili, tra cui il Comune di Pachino.

Gennuso aveva patteggiato a Roma la condanna a un anno e due mesi per traffico di influenze (reato derubricato da corruzione in atti giudiziari) nell’ambito di uno dei filoni del sistema Siracusa.


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