Tensione nel carcere di Noto, nel Siracusano, dove i detenuti hanno inscenato nelle scorse ore una protesta. Tra le ragioni dell’iniziativa ci sarebbe il collasso delle linee telefoniche che impedisce loro di parlare con i familiari e, come spiegano dal Sappe, un sindacato di Polizia penitenziaria, l’impossibilità di acquistare nello stesso penitenziario dei prodotti di conforto attraverso il cosiddetto servizio di sopravvitto.
Per il segretario generale del Sappe, Donato Capece, fino ad ora, la Polizia penitenziaria “ha sempre tenuto sotto controllo la situazione” ma “i pochi agenti di cui dispone il penitenziario ci lascia preoccupati, così come ci preoccupano le dodici ore di lavoro continuative che mettono a dura prova i baschi azzurri della casa di reclusione di Noto”. Secondo il sindacato, la gestione della struttura è deficitaria in quanto non ci sono “attività ricreative, socialità, e altro che possa allentare la sofferenza rendendo più vivibile il penitenziario”.
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