Controlli anti-Listeria del Nas di Palermo e Ragusa connessi con il consumo di alimenti crudi o a ridotta cottura. Verifiche sono state effettuate nelle province di Palermo, Ragusa, Agrigento e Trapani.
Ispezionate oltre aziende di lavorazione e trasformazione di alimenti maggiormente esposti alla contaminazione da batterio (wurstel, insaccati con stagionatura breve e prodotti similari), di prodotti caseari a limitata maturazione, nonché di gastronomia con farcitura fresca (tramezzini, panini…) e laboratori, allo scopo di verificare il rispetto delle corrette procedure ed a tutela dei consumatori.
A conclusione delle attività ispettive, i Nas di Palermo hanno accertato irregolarità in 15 strutture, a seguito delle quali sono state segnalate 16 persone, contestando sanzioni per un valore di circa 45 mila euro.
Nel corso degli interventi sono stati posti sotto sequestro 1.143 chilogrammi di alimenti irregolari, per un valore commerciale di circa 12.600 euro, nonché eseguiti provvedimenti di chiusura/sospensione nei confronti di 2 imprese produttive e commerciali.
I militari hanno rilevato un campione di formaggio fresco contenere valori elevati di Listeria, a seguito del quale sono stati disposti il fermo preventivo di 945 chili di prodotti caseari e la sospensione dell’attività fino a ripristino delle condizioni igieniche adeguate. Inoltre, lo stesso Nas siciliano ha individuato anche due laboratori di analisi privati risultati non autorizzati, presso i quali venivano redatti falsi referti attestanti parametri analitici e microbiologici falsi in quanto basati su analisi di fatto mai eseguite.
Mentre, a Modica i Nas di Ragusa hanno eseguito 34 controlli anti-Listeria presso macellerie, salumifici ed industrie conserviere ricadenti sulle province di competenza, accertando numerose carenze igienico sanitarie, strutturali nonché detenzione di prodotti a base di carne sprovvisti di tracciabilità o con data di scadenza superata.
In particolare gli ispettori del Nas, nel corso di attività ispettiva eseguita presso un noto salumificio nisseno, hanno riscontrato gravi carenze igienico sanitarie tanto da richiedere l’intervento di personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinario della locale Asp, per l’adozione di provvedimenti urgenti. Nello specifico è stata riscontrata la presenza di sporco, residui alimentari, macchie di sangue rappreso, residui untuosi, polvere, larve di insetti, sulla quasi totalità della superficie calpestabile della struttura.
Presso le celle frigo destinate a contenere gli insaccati pronti per la commercializzazione, oltre a rilevare le medesime carenze igienico sanitarie, hanno rinvenuto più di 500 Kg di salumi, di vario genere, di cui gran parte con data di scadenza superata, mentre altri privi di tracciabilità.
La merce è stata sottoposta al vincolo del sequestro e sono stati prelevati campioni al fine di ricercare il batterio della Listeria Monocytogenes. Per il salumificio è scattato il provvedimento immediato di cessazione dell’attività mentre al titolare dell’esercizio sono state contestate sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro.
Sempre in provincia di Caltanissetta, da un ulteriore controllo presso un’industria di lavorazioni carni e preparazioni gastronomiche, è scaturito il sequestro di 75 chili di carne di bovino, confezionata e pronta per la commercializzazione, con data di scadenza superata.
Analoga sorte è toccata a tre macellerie/salumifici site nei comuni di Rosolini, Noto e Ispica presso le quali sono state riscontrate gravi violazioni in materia di igiene e sanità dei locali destinati alla manipolazione, lavorazione e trasformazione delle carni, nonché carenze strutturali per le quali si è reso necessario l’intervento di personale delle competenti Asp per l’emissione, ad horas, dei provvedimenti di sospensione degli esercizi e contestuali sanzioni amministrative.
A Modica i Nas hanno individuato una macelleria/salumeria che deteneva, all’interno di una cella frigorifera in precarie condizioni igienico sanitarie, prodotti a base di carne freschi e stagionati in promiscuità tra loro, con considerevole rischio di contaminazione crociata da batteri; al fine di salvaguardare la salute pubblica dei consumatori, di concerto col personale del Dipartimento di Prevenzione Veterinaria ibleo, intervenuto sul posto, è stato disposto il fermo ufficiale per 670 chili di carne e il conseguente campionamento per la ricerca della “Listeria”. Al titolare contestate violazioni amministrative per diverse migliaia di euro.
Altri controlli eseguiti dal Nas nell’ambito del piano di controllo hanno portato al sequestro, presso una macelleria di Ispica, di 60 chili di carne destinata alla vendita, priva di tracciabilità che ne attesti la regolare provenienza.
Passate al setaccio anche le industrie conserviere dove spesso è alto il rischio di contaminazione dal batterio della Listeria. In tale contesto a Scicli è stata disposta la chiusura di uno stabilimento di conserve per gravi non conformità igieniche, strutturali, e mancata attuazione dei principi dell’haccp.
In totale, all’esito del blitz, sono stati eseguiti 34 controlli, di cui 16 in provincia di Siracusa accertando 7 non conformità, per le quali sono state segnalate all’Autorità amministrativa e sanitaria 8 operatori nel settore alimentare, ed elevate 13 sanzioni per l’ammontare di euro 9 mila. In territorio ibleo sono stati ispezionati 10 stabilimenti, rilevando 4 non conformità, contestate 7 sanzioni amm.ve per un valore di 10 mila euro. A Caltanissetta sono 8 le aziende ispezionate dove sono stati accertate 5 non conformità segnalate e contestate 14 sanzioni per l’ammontare complessivo di 20 mila euro. Dalla campagna di prevenzione Listeria eseguita dal Nas di Ragusa sono emerse irregolarità in 17 strutture (pari al 50%), contestate 36 sanzioni per l’ammontare di 39 mila euro ed eseguiti provvedimenti di chiusura/sospensione per 6 imprese per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro. Inoltre l’attività ispettiva ha permesso di sequestrare 1.500 chili di prodotti a base di carne e salumi non idonei al consumo umano.
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