Tornano liberi gli imprenditori di Salemi (Trapani) Salvatore e Andrea Angelo, finiti rispettivamente agli arresti domiciliari e in carcere, il mese scorso, nell’ambito di un’inchiesta condotta dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. L’ha deciso il tribunale del riesame del capoluogo siciliano, che ha accolto il ricorso presentato dall’avvocato Giuseppe Ferro.
Nell’indagine, condotta dai carabinieri del Comando provinciale di Trapani, erano state arrestate in tutto undici persone, con accuse che vanno dall’associazione mafiosa alla corruzione, dalla turbativa d’asta alla fittizia intestazione di beni, al riciclaggio e all’autoriciclaggio.
Non si conoscono ancora le motivazioni del riesame: saranno disponibili entro 45 giorni. Salvatore Angelo era stato coinvolto in altre indagini antimafia, come fiancheggiatore di Matteo Messina Denaro e per queste ragioni gli erano stati anche confiscati i beni, in particolare aziende edili e vitivinicole: tornato libero nel 2019, avrebbe ripreso – secondo l’accusa – il proprio ruolo di vertice nella mafia trapanese.
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