Si preannuncia un nuovo successo di pubblico per il ritorno in Sicilia di Mannarino. Mancano, infatti, pochissimi biglietti per l’unica data siciliana di “Corde” in programma al Teatro Biondo di Palermo il 30 dicembre. Il tour, prodotto e organizzato da Vivo Concerti, è promosso in Sicilia da Giuseppe Rapisarda Management e Agave Spettacoli.
Un tour diverso dalle precedenti versioni di “Corde” che mette al centro i pensieri e le riflessioni dell’artista attraverso una scelta musicale che spazia tra le canzoni degli album più recenti a quelli più storici, spogliandole delle loro sonorità originali.
“Quelle stesse canzoni che sono nate con il suono della chitarra fin da quando avevo 16 anni e cominciavo da autodidatta ad approcciarmi allo strumento. E proprio ora, più che mai, ripenso a quella volta, di tanto tempo fa, quando un musicista gitano di Barcellona mi scrisse su una pagina una frase che tradotta suonava così “‘chi entra nella giungla delle 6 corde non ne esce vivo’“ – ha commentato Mannarino.
La performance prende vita in venue intime e suggestive per rivivere a pieno l’inimitabile rapporto che il cantautore ha costruito negli anni con il suo pubblico. Nato da un concept originale di Mannarino, “Corde”, che compie 10 anni, torna per le ultime date a dicembre e gennaio, in cui il cantautore si racconta attraverso un insieme di strumenti a corde che vibrano insieme e lo accompagnano nella ricerca di sé.
Da sempre riconosciuto per la sua personalità poliedrica, Mannarino è un artista centrale della musica cantautorale italiana: nelle sue canzoni si ritrovano sonorità e racconti che partono dalla suburra romana e raggiungono mete lontane e affascinanti, come il Sud America e l’Amazzonia, che sono protagonisti dell’ultimo progetto discografico “V”, ed esperienze di vita vissuta che fotografano storie di chi è lasciato ai margini della società.
Mannarino è portavoce degli ultimi, di quelli che lottano ogni giorno tra le ingiustizie sognando tempi migliori: sempre alla scoperta di nuove ispirazioni, il cantautore sta tracciando un percorso unico di consapevolezza e di trasformazione attraverso la musica. È grazie a questo filo conduttore che il concetto di “Corde”, che ha donato ai live un’identità affermata e riconosciuta, ha cambiato il punto di vista da cui guardare l’arte – lo sguardo non è più rivolto verso i temi dei trattati nei dischi, ma verso l’anima di chi li ha scritti.
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