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Marco Betta sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo: “Luogo simbolo del Paese”

Les vêpres siciliennes giovedì inaugura la stagione 2022 del Teatro Massimo. È proposto per la prima volta a Palermo nella versione originale francese in cinque atti

Marco Betta è il nuovo Sovrintendente del Teatro Massimo di Palermo. La ratifica della sua nomina è arrivata dal Ministro della Cultura Dario Franceschini. “Sono onorato di lavorare al servizio di un teatro bellissimo, luogo simbolo, custode e promotore dei valori più profondi dell’identità culturale e artistica del nostro Paese – ha detto il compositore – e cercherò di continuare i cammini intrapresi, i percorsi del teatro sociale, le sperimentazioni e le osservazioni del sentimento artistico della contemporaneità. Siamo in cammino, ci attende l’inaugurazione della nuova stagione con Les Vêpres Siciliennes di Giuseppe Verdi, capolavoro riletto e interpretato profondamente da Omer Meir Wellber e da Emma Dante ascoltando la voce del nostro tempo”.

Les vêpres siciliennes, che giovedì inaugura la stagione 2022 del Teatro Massimo, è proposto per la prima volta a Palermo nella versione originale francese in cinque atti ed è realizzato in coproduzione con il Teatro San Carlo di Napoli, il Teatro Comunale di Bologna e il Teatro Real di Madrid.

Betta è nato ad Enna nel 1964. Grazie ad Eliodoro Sollima intraprende gli studi di composizione e sotto la sua guida si diploma al Conservatorio di Palermo. Successivamente frequenta i corsi di perfezionamento tenuti a Firenze da Armando Gentilucci e a Città Di Castello da Salvatore Sciarrino.  È Docente di Composizione al Conservatorio di Palermo, Professore di Teoria e Tecnica della colonna sonora alla Luiss Creative Business Center a Roma e membro del Consiglio dei Garanti dell’Università Kore di Enna. Dal 2014 è Accademico di Santa Cecilia. Dal 1988 al 1993 è stato Coordinatore del Centro di Documentazione della musica Contemporanea del CIMS di Palermo. Dal 1992 è stato Consigliere di amministrazione e in seguito dal 1994 fino al 2002 ha ricoperto l’incarico di Direttore Artistico del Teatro Massimo di Palermo che riapre il 12 maggio 1997 dopo 23 anni di chiusura. Dal 1995 al 2000 è stato membro della Commissione Musica della Siae e in seguito Vice Presidente della Commissione Lirica. È stato Consigliere di amministrazione del Conservatorio di Palermo dal 2001 al 2004 e dal 2005 al 2011 Membro del Consiglio Accademico della stessa istituzione. Nel mese di giugno 2020 è stato Consulente della riprogrammazione artistica del Teatro Massimo di Palermo e dal mese di gennaio 2021 ricopre la carica di Direttore Artistico. Come compositore esordisce nel 1982 al Festival Spazio Musica di Cagliari.

Attivo anche nel cinema e nella prosa compone la musica per diversi film, tra i quali Viva la libertà (2013) con la regia di Roberto Andò, Maria Montessori (2007), Aldo Moro il Presidente (2008) e Le cose che restano (2010) con la regia di Gianluca Tavarelli.


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