Si conclude con 23 condanne ed una assoluzione il processo d’appello dell’operazione antidroga “Market Place” sullo spaccio di droga tra le palazzine di un grande complesso di case di via Seminario Estivo nel quartiere di Giostra a Messina. L’inchiesta della Direzione distrettale antimafia di Messina, sfociata in un blitz della Squadra mobile a maggio 2021, riguardava due gruppi che si contendevano il controllo della piazza dello spaccio di droga.
La sentenza è della Corte d’appello di Messina, che per la maggior parte ha rideterminato la pena concedendo le attenuanti generiche o la continuazione con altre sentenze, e per due la conferma. Sono stati condannanti Paolo Arrigo a 7 anni 4 mesi in continuazione con un’altra sentenza, Angelo Arrigo 14 anni, 2 mesi e 10 giorni, Vittorio Stracuzzi 11 anni, Pasquale Rossano 7 anni, 11 mesi e 10 giorni, Stello Rossano, 8 anni, 5 mesi e 20 giorni, Marco Talamo 10 anni, 7 mesi e 10 giorni, Girolamo Stracuzzi 8 anni, 9 mesi e 20 giorni, Beatrice Rossano 1 anno, Giuseppe Bonanno 7 anni e 8 mesi in continuazione con un’altra sentenza, Gianluca Siavash 7 anni e 11 mesi, Concetta Assenzio 1 anno e 6 mesi, Alessia Stracuzzi 1 anno 5 mesi e 20 giorni, Carlo Pimpo 6 anni, 8 mesi, 10 giorni, Antonino Arrigo 17 anni e 8 mesi in continuazione con un’altra sentenza Ramona Assenzio 6 anni, 10 mesi e 20 giorni, Manuela Valente 7 anni, 2 mesi e 20 giorni, Daniela Monti, 8 mesi, Sandro Minutoli 1 anno, 1 mesi e 10 giorni, Giosue Orlando 7 anni, 6 mesi e 20 giorni, Eugenio Sebenico 4 anni e 6 mesi, Carmelo Prospero 7 anni e 4 mesi. I giudici hanno disposto la pena sospesa per Concetta Assenzio e Beatrice Rossano. Disposte anche alcune assoluzioni parziali mentre è stato assolto del tutto Federico Russo per non aver commesso il fatto e perché il fatto non sussiste.
Nel processo d’appello l’accusa aveva chiesto 17 conferme, 6 rimodulazioni di pena e una assoluzione. Il processo di primo grado, in abbreviato, si era concluso con 26 condanne e una assoluzione. L’indagine, attraverso intercettazioni telefoniche ed ambientali ed immagini di telecamere di sorveglianza aveva acceso i riflettori su una “centrale dello spaccio” nel plesso delle case popolari di via Seminario Estivo. Secondo l’accusa c’erano due organizzazioni che movimentavano quantità di droga e gestivano lo spaccio di cocaina, marijuana, hashish e skunk sia in città che in provincia.
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