Martedí dalle 9 nuovo presidio dei lavoratori dell’Ast davanti alla Presidenza della Regione siciliana. Il governo regionale “ha deciso di mettere la propria firma sul licenziamento di 700 lavoratori”, è l’accusa. “A due settimane dal precedente presidio dei lavoratori sotto la presidenza della Regione, ricevuti poi i sindacati dall’Assessore alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Arico’ in nome e per conto del Presidente Renato Schifani, nulla e’ cambiato. I bilanci consuntivi dell’azienda 2021 e 2022 continuano a non essere approvati dal Socio Unico, la Regione appunto, e la prima versione del piano industriale trasmessa in regione dalla governance di Ast sembrerebbe aver ricevuto un input inaccettabile, almeno per noi, la sforbiciata profonda sui Km di percorrenza”, affermano i segretari generali regionali Filt Cgil Alessandro Grasso, Fit Cisl Dionisio Giordano, il commissario Uiltrasporti Katia Di Cristina e il segretario regionale ugl autoferro Giuseppe Scannella. “Nei mesi scorsi avevamo apprezzato le dichiarazioni su Ast del Presidente della Regione Schifani e dei due assessori Falcone e Aricó, dopo lo sforzo profuso da azienda e lavoratori in occasione dell’incendio nell’aeroporto di Catania e del trasferimento degli immigrati sbarcati nei porti siciliani. E’ apparso chiaro a tutti – aggiungono – che l’idea dell’affidamento in house fosse la strada giusta per un funzionale rilancio della Società all’interno di un piano industriale sostenibile economicamente improntato all’efficientamento del servizio”.
I sindacati proseguono: “A dare impulso a questa visione di rilancio, si e’ pure aggiunto il risultato economico registrato nel 2023, un utile di 3 milioni, realizzato anche con il sacrificio economico dei lavoratori. Proprio nel corso dell’incontro di gennaio nella sede della Presidenza della Regione, e’ apparsa ancora piu’ esplicita la volonta del governo, quella di concretizzare appunto l’affidamento in house, dopo aver approvato i bilanci 2021 e 2022, seppur in attesa del piano industriale della Società e dell’esigenza di recuperare le somme prima assegnate in finanziaria regionale, circa 20 milioni e poi “stranamente” stralcialte . Ed infine, nel corso dell’incontro il governo ha inoltre assunto l’impegno di avviare un tavolo di rilancio con azienda e sindacati proprio per seguire passo dopo passo e quindi condividere la realizzazione del progetto in house. Purtroppo non registriamo alcun passo avanti, anzi al contrario, qualora fossero reali le notizie circolate in queste ore di una richiesta dei vertici tecnici dell’ assessorato infrastrutture rivolta ai vertici di Ast di abbattere del 50% gli attuali Km di percorrenza, si profilerebbe la nostra ferma posizione oppositiva. Non puo’ l’assessorato all’ Economia ‘sfilare’ 20 milioni, non puo’ l’assessorato Infrastrutture ‘sfilare’ 6/7 milioni di Km. Dicano ai 700 lavoratori e 700 famiglie che si rischia il licenziamento”.
I sindacati annunciano così per martedi prossimo un sit-in davanti la Presidenza della Regione in piazza Indipendenza dalle 9 alle 13. “Venga il Presidente della Regione insieme ai due assessori a confermare la strada del rilancio con km e risorse adeguate, rilancio oggi assolutamente realizzabile, anche per evitare i rumors che si susseguono e destano sospetti sullo ‘strizzare troppo l’occhio ai privati’ nell’anno della pubblicazione della gara ad evidenzia pubblica per i servizi minimi del trasporto pubblico locale”, concludono i sindacati.
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