Matteo Messina Denaro ha incontrato nel carcere dell’Aquila, dov’è detenuto in regime di 41 bis, la figlia Lorenza Alagna, 26 anni, che non aveva mai visto prima.
Lo scrive ‘Repubblica’, che in un articolo a firma di Salvo Palazzolo, ricorda come il boss abbia manifestato in più occasioni il proprio dispiacere per non aver mai visto la figlia, mai riconosciuta all’anagrafe come sua e che per questo porta il cognome della madre.
«Le confido una cosa intima: io non ho mai visto mia figlia. Il destino ha voluto così, come posso io sperare in una favola? Non conoscere i propri figli è contro natura”, scriveva Messina Denaro nel 2005 all’ex sindaco di Castelvetrano Antonino Vaccarino. In uno dei covi usata durante la latitanza a Campobello di Mazara, i carabinieri del Ros hanno trovato decine di messaggi che il capomafia scriveva alla figlia, e che non ha mai spedito. In uno di questi, che ha la data del diciassettesimo compleanno della ragazza, diceva: “Ogni mondo ha i suoi demoni diversi da quelli degli altri. Stai lontana dai mondi che non conosci. Io sono entrato in altri mondi al prezzo della sofferenza, ma tu non osare mai, ti prego”. Messina Denaro si doleva poi della scelta di Lorenza, che pur non avendo mai rinnegato il padre, ha deciso di vivere una vita lontano dalla mafia, e in piena indipendenza, anche dal punto di vista sentimentale: “E’ cresciuta molto male”, si lamentava il boss.
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