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Maxi sequestro per imprenditore edile: 35 immobili e 32 beni mobili per un totale stimato di circa 6 milioni di euro

Su provvedimento emesso dal Tribunale di Trapani perchè ritenuto vicino alle consorterie mafiose di Castelvetrano

Beni per sei milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione Investigativa Antimafia a un imprenditore edile su provvedimento emesso dal Tribunale di Trapani perchè ritenuto vicino alle consorterie mafiose di Castelvetrano.

Nel mese di luglio 2018 l’uomo è stato sottoposto a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal GIP del Tribunale di Palermo ed eseguita dalla DIA, a seguito della quale veniva condannato, in via definitiva, a di 15 anni di reclusione per associazione di tipo mafioso.

L’imprenditore è stato individuato anche sulla scorta delle dichiarazioni rese da alcuni collaboratori di giustizia come espressione del sodalizio mafioso di Castelvetrano con il quale sarebbe riuscito ad imporsi nel tessuto economico locale riconoscendo al clan, contestualmente, ingenti risorse finanziarie. Con il provvedimento è stata anche applicata la sorveglianza speciale di Pubblica Sicurezza, con obbligo di soggiorno nel Comune di residenza o di dimora abituale per 3 anni, e la confisca dell’intero capitale sociale e del complesso aziendale di 2 imprese attive nella produzione e nel commercio di conglomerati cementizi e dei lavori edili in genere, 35 beni immobili e 32 beni mobili registrati, per un valore stimato di circa 6 milioni di euro.


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