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Medico aggredito a Palermo: il primario è fuori pericolo

Ha riportato ferite alla testa, all’orecchio, al collo, una frattura scomposta al braccio e gravi lesioni ai tendini

È stato trasferito in degenza Alfredo Caputo, il primario del reparto di Endocrinologia oncologica dell’ospedale Cervello di Palermo: migliorano dunque le condizioni del medico aggredito ieri pomeriggio da un paziente, infuriatosi per il rifiuto di prescrivergli un farmaco, opposto dal sanitario. Colpito con un tirapugni, Caputo è stato operato nella Chirurgia plastica dello stesso nosocomio: ha riportato ferite alla testa, all’orecchio, al collo, una frattura scomposta al braccio e gravi lesioni ai tendini.

I colleghi che lo hanno operato hanno scongiurato la perdita dell’uso di due dita di una mano. Volti scuri tra i colleghi e numerose prese di posizione per sostenere il primario ferito e soprattutto per chiedere più controlli e una dura repressione di questo tipo di episodi. L’autore dell’aggressione è originario della provincia di Agrigento è adesso viene ricercato. Protesta la Federazione nazionale degli Ordini dei medici: “Una brutale aggressione – dice il presidente, Filippo Anelli – che ci lascia attoniti e sgomenti, è inconcepibile che un paziente vada armato in ospedale”.

Protesta anche il Cimo, confederazione dei medici ospedalieri: “Si è sfiorata una tragedia – dice il presidente Giuseppe Bonsignore -. Il collega ha rischiato di morire”.


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