fbpx

In tendenza

Messina Denaro, Cracolici: “Inaccettabile il servizio del Tg1”

“Ritengo inaccettabile che il Tg1 nel corso di un servizio andato in onda abbia applicato una sorta di par-condicio tra 'mafia e antimafia'”

“Ritengo inaccettabile che il Tg1 nel corso di un servizio andato in onda giovedì 2 febbraio, all’interno dell’edizione delle 20, abbia applicato una sorta di par-condicio tra ‘mafia e antimafia’”. Lo scrive su Facebook il presidente della commissione regionale antimafia, Antonello Cracolici, a proposito del servizio legato agli sviluppi dopo l’arresto di Matteo Messina Denaro e alla visita della commissione regionale Antimafia a Castelvetrano. Una visita “importante” che ha visto i membri della commissione riunirsi per cinque ore prima con il Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza e poi con i Sindaci della provincia di Trapani. Ma tutto questo, per il deputato dem, è stato sintetizzato in una breve frase dell’inviata che ha definito “simbolica” la trasferta della commissione antimafia.

“Subito dopo però sempre all’interno dello stesso servizio – prosegue Cracolici -, sono stati dedicati ben 42 secondi alle interviste a due signori di una certa età, probabilmente del luogo: il primo, rispondendo alla domanda ‘per lei chi era Messina Denaro?’ ha detto con spiccato accento siciliano ‘per me era una persona normale’. Il secondo, rispondendo alla domanda ‘cos’è per lei la mafia?’ ha detto, anche lui in dialetto, ‘a me non fa impressione, a me la mafia non ha fatto niente’. Poi, quasi a volere applicare una sorta di par-condicio, un’altra intervista (durata però solo 20 secondi) ad una giovane studentessa che ha detto ‘la mafia è una cosa brutta che non dovrebbe esistere, ma purtroppo c’è’”.

Per il presidente della Commissione Antimafia “è inaccettabile che quello che dovrebbe essere il telegiornale di punta del servizio pubblico racconti la Sicilia in un modo così distorto e macchiettistico. Chi vede quel servizio può essere portato a pensare che in Sicilia la maggioranza della gente neghi l’esistenza della mafia, se non addirittura ne sia implicitamente complice. Non è così! In Sicilia, tra la gente, il sentimento antimafioso è 100, 1.000 volte più diffuso e radicato di quello mafioso e sono stanco di assistere a queste rappresentazioni in stile ‘I siciliani sono tutti con la coppola e la lupara’. Scriverò al presidente della Rai Marinella Soldi: ritengo necessario intervenire affinché il servizio pubblico di informazione non alimenti certi stereotipi che mortificano l’immagine di un intero popolo ed il sacrificio di quanti hanno perso la vita per liberare la Sicilia dalla mafia”, conclude il post.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni