Matteo Messina Denaro ha condotto una "normale esistenza senza neppure nascondersi troppo, ma anzi palesando a tutti il suo viso riconoscibile (per i tantissimi che lo avevano conosciuto personalmente), nonché, a tanti, persino la sua identità, addirittura affidando la tutela della sua latitanza, come pure oggi sappiamo, al nucleo familiare dei Bonafede di Campobello di Mazara". Lo scrive il gip di
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