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Messina Denaro: udienza per la sorella Rosalia sarà senza parti civili

La costituzione di parte civile sarà possibile comunque nell'eventuale dibattimento, se l'imputata dovesse essere rinviata a giudizio

I paesi di Castelvetrano (Trapani) di cui è originaria e in cui viveva Rosalia Messina Denaro, e di Campobello di Mazara (Trapani) in cui era latitante il fratello della donna, Matteo Messina Denaro, non hanno chiesto di costituirsi parte civile nel processo contro l’unica imputata, prossima congiunta del capomafia scomparso il 25 settembre e catturato esattamente un anno fa, dopo trent’anni di latitanza. Nessun altro ente territoriale o associazione ha chiesto di partecipare all’udienza preliminare, in corso davanti al Gup del tribunale di Palermo Clelia Maltese.

In un appartamento nella disponibilità di Rosalia Messina Denaro, a Castelvetrano, i carabinieri del Ros trovarono il pizzino sulla malattia del capomafia stragista, grazie al quale avvenne la cattura, il 16 gennaio 2023 davanti alla clinica La Maddalena del capoluogo siciliano. La donna risponde di associazione mafiosa. In molti processi riguardanti Cosa nostra ci sono sempre costituzioni di parte civile, oggi la tendenza è stata invertita. I difensori hanno posto una serie di questioni e di eccezioni preliminari su cui i pm Gianluca De Leo e Pierangelo Padova, dell’ufficio inquirente diretto da Maurizio de Lucia e, per questa parte della Dda, dall’aggiunto Paolo Guido, si sono riservati la replica.

La costituzione di parte civile sarà possibile comunque nell’eventuale dibattimento, se l’imputata dovesse essere rinviata a giudizio.


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