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Morto l’ex ministro Antonio Martino: aveva 79 anni

E' stato deputato per sei legislature, dal 1994 al 2018

È morto stanotte a 79 anni, Antonio Martino. Era nato e cresciuto a Messina, per poi trasferirsi a Roma. Laurea in legge nel 1964, è stato nominato, a seguito di una selezione a livello europeo, “Harkness Fellow of the Commonwealth Fund” per il biennio 1966-1968, specializzandosi a Chicago. All’Università la ‘Sapienza’ ha insegnato Storia e politica monetaria. È stato anche docente di economia politica all’Università Luiss di Roma e preside dal 1992 al 1994. Dal 2014 in poi è stato segretario del comitato scientifico della Fondazione Italia-Usa. Profondo il suo impegno politico, tanto da essere candidato da Forza Italia, nel 2016, alla presidenza della Repubblica. Presidente onorario dell’Istituto Milton Friedman, la sua carriera politica inizia con la militanza nel Pli, poi il passaggio a FI che contribuisce a fondare all’inizio degli anni ’90: la sua tessera “azzurra” porta il numero “2”, dopo quella di Silvio Berlusconi. Ministro degli Affari esteri nel primo Governo del Cav dal maggio 1994 al gennaio 1995. Fu indicato come “euroscettico”, perché contro l’euro come moneta unica. Nei governi Berlusconi II e III è stato ministro della Difesa, in prima linea nella ‘battaglia’ sull’anticipo della sospensione della leva militare.

Così lo ricorda Silvio Berlusconi: “Con Antonio Martino se ne va un amico carissimo, uno studioso illustre, un uomo libero. Con lui ho condiviso l’idea della nascita di Forza Italia, della quale ebbe la tessera numero due. Fu uno dei piu’ apprezzati ministri dei nostri governi, agli Esteri e alla Difesa, stimatissimo in tutti i contesti internazionali e soprattutto negli Stati Uniti, dove si era formato e dove era di casa”. Il presidente di Forza Italia aggiunge: “Figlio di Gaetano Martino, uno dei padri fondatori dell’Unione Europea, allievo e amico del premio Nobel Milton Friedman, liberale intransigente, liberista convinto, con il suo pensiero orientò e caratterizzò il programma di Forza Italia fin dal 1994. Con lui elaborai fra l’altro il nostro progetto di riforma fiscale, basato sulla flat tax. Me ne mancheranno i modi squisiti, le citazioni colte, l’ironia tagliente, la discrezione“.

Se ne è andato Antonio Martino, uno dei fondatori di Forza Italia, ministro, protagonista della vita politica italiana, amico schietto e leale. Con lui ho condiviso tante battaglie. Un abbraccio alla sua famiglia. Ciao Antonio!“, scrive su Twitter il coordinatore nazionale di Forza Italia, Antonio Tajani.

È un grande dolore sapere della scomparsa di Antonio Martino, uno dei fondatori di Forza Italia. Sono felice di averlo avuto come amico, una persona dalle doti politiche e umane straordinarie. Ci mancherà”. Così il Presidente dell’Assemblea Regionale siciliana, Gianfranco Miccichè alla notizia della scomparsa di Antonio Martino.

Con la scomparsa di Antonio Martino, l’Italia, la Sicilia, la sua Messina, perdono un gigante della politica. Ha rappresentato la storia di Forza Italia, è stato un grande maestro, un uomo illuminato che ha incarnato lo spirito autentico del liberalismo.  Mancherà davvero tanto a tutti noi. Ciao Antonio”.  Lo afferma in una nota Matilde Siracusano, deputata messinese di Forza Italia.

Dalla prima campagna elettorale di Forza Italia, nel ’94 ho sentito Antonio Martino come una presenza forte, alta, rassicurante al mio fianco. Oggi piango lacrime vere, non “politiche” e non retoriche, per la sua scomparsa“. Lo afferma Stefania Prestigiacomo, deputata di Forza Italia. “Antonio è stato un amico, un punto di riferimento culturale, un esempio, un liberale dal grandissimo spessore culturale e umano. E’ stato il motore “ideologico” della Forza Italia delle origini, e’ stato negli anni coerente, senza sbavature, senza cedimenti. L’Italia perde un’intelligenza speciale, io perdo un compagno di strada più grande e saggio, un amico irripetibile“.

“Con Antonio Martino se ne va un pezzo della storia di questo paese, economista illuminato e lungimirante, servì il paese da ministro della Difesa come meglio non avrebbe potuto fare. Di lui ricorderemo sempre la capacità di analisi, l’amore per le istituzioni e la straordinaria signorilità. Per Forza Italia è stato un punto di riferimento e il suo insegnamento rimarrà per sempre”, così il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè, appresa la notizia.

“È con vera tristezza che partecipo al lutto per la scomparsa di Antonio Martino. Siamo stati spesso in disaccordo e anche per questo forse ho potuto apprezzarne ancora più in profondità la signorilità, la coerenza e la competenza. Una voce libera che ci mancherà”. Così su Twitter il segretario del Partito democratico, Enrico Letta.

“Esprimo il mio profondo cordoglio per la scomparsa di Antonio Martino, economista di valore, uomo delle istituzioni e più volte ministro, coerente e determinato assertore dei valori dell’Occidente e della democrazia liberale”. Lo dichiara il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, esprime il suo più sentito cordoglio per la morte del Prof. Antonio Martino. Profondo conoscitore del pensiero liberale, ha portato i suoi valori e la sua visione del mondo al centro della vita intellettuale, politica e istituzionale italiana. Ministro degli Affari Esteri e della Difesa, si è speso incessantemente per rafforzare i legami transatlantici dell’Italia e per anticipare l’abolizione della leva militare. Ai suoi cari le condoglianze mie e del Governo”. Lo si legge in un comunicato della presidenza del Consiglio.

“Con Antonio Martino, siciliano di Messina, dall’intelligenza sempre vivida ed accademico da tutti apprezzato, se ne va un uomo che è stato precursore di tempi e dinamiche, nel pensiero politico come nel campo economico. Tra i fondatori di Forza Italia, già ministro della Difesa e degli Esteri, era – prima di tutto – un convinto liberale e liberista. La Sicilia, terra alla quale era profondamente legato, non lo dimenticherà. Ai familiari il cordoglio mio e del governo regionale”. Lo dichiara il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci.


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