A Lampedusa “sale la tensione sociale”, due cartelli di legno con scritte inquietanti e le foto del presidente del Consiglio Giorgia Meloni e del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini sono stati affissi nei pressi di molo Favarolo, e successivamente rimossi dai carabinieri.
Da giorni, afferma l’Ordine dei giornalisti di Sicilia, sull’isola “si respira aria di insofferenza nei confronti delle forze dell’ordine, del governo e dei giornalisti. È in questo contesto che il giornalista Rai del Tg1 Lorenzo Santorelli e due tecnici “sono stati vittime di pesanti minacce culminate nel danneggiamento delle attrezzature tecniche, che consentono il collegamento satellitare, danneggiamento che ha di fatto causato l’interruzione della diretta“. Il giornalista e gli operatori sono stati accusati da alcuni giovani lampedusani di parlare sempre di immigrazione pregiudicando il turismo e determinando una “militarizzazione” dell’isola.
Minacciate anche due troupe di Mediaset, accorse in difesa dei colleghi della Rai. E poche ore dopo sono stati aggrediti anche un giornalista di Italpress e un operatore di Mediaset. “Violenze inaccettabili”, secondo l’Ordine dei giornalisti Sicilia, che oltre a stigmatizzare l’accaduto, esprime solidarietà ai colleghi ricordando che, “anche in questo caso, il diritto di cronaca – piaccia o meno – è sancito dall’articolo 21 della Costituzione”.
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