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Migranti: ivoriano mediatore 37enne scomparso da Acate

Il telefonino non fornisce più segnali da sabato, giornata in cui il segnale viene agganciato dalle celle di Acate che però danno un raggio di azione abbastanza vasto

Sono stati gli stessi operatori di Medintegra, centro che ospita migranti ad Acate nel a denunciare la scomparsa di Daouda Diane 37 anni della Costa d’Avorio, certi che non si possa trattare di un allontanamento volontario. Daouda,  operatore notturno e mediatore al centro Medintegra, a quanto appreso dai sindacalisti della Usb – l’Agi ha contattato Michele Mililli responsabile del sindacato per il sociale – è stato visto dagli amici per l’ultima volta alle 14.38 di sabato.

Daouda ha inviato loro un video mentre lavorava con un martello pneumatico all’interno di una betoniera che stava ripulendo dai residui di cemento. Il telefonino non fornisce più segnali da sabato, giornata in cui il segnale viene agganciato dalle celle di Acate che però danno un raggio di azione abbastanza vasto. Lunedì è stata presentata denuncia. Secondo chi conosceva Daouda, è impossibile ipotizzare un allontanamento volontario. Aveva acquistato un biglietto per la Costa d’Avorio per tornare un per un periodo di tempo dalla sua famiglia. Partenza il 22 luglio.

Da quanto appreso dall’Agi dal comando provinciale dell’Arma di Ragusa, il piano di ricerca è stato immediatamente attivato. In questa fase sono stati eseguiti i primi riscontri della presenza dell’uomo sul territorio, sono stati sentiti amici e conoscenti e valutate le abitudini di Daouda che cercava sempre qualche lavoretto da fare e che spesso si muoveva a piedi. Ristretta l’area, oggi si terrà il tavolo tecnico in Prefettura per focalizzare le ricerche. Nessuna pista è esclusa.


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