Oltre 300 minori, inclusi diversi bambini di età inferiore a un anno, soccorsi da Ocean Viking e Geo Barents “sono in attesa di autorizzazione a sbarcare in un luogo sicuro in condizioni di mare estremamente difficili”. Lo affermano Medici senza frontiere e Sos Mediterranee, che aggiungono: “Con molti altri, comprese donne in gravidanza, hanno trascorso fino a sei giorni in mare”.
Sono 1.046 in tutto sulle due navi ong e chiedono ancora un porto sicuro. Una terza nave è diretta invece verso Taranto.
A seguito di due avvisi di Alarm Phone, il team di Geo Barents ha salvato altre 63 persone da due barche in vetroresina in pericolo. Sono 659 i migranti ora a bordo. “Lo sbarco in un luogo sicuro è più che necessario”, afferma la ong.
Infine 387 sono sulla Ocean Viking di Sos Mediterranee: “Nonostante i nostri sforzi per far mangiare e bere a sufficienza queste donne, uomini e bambini, molti soffrono di disidratazione a causa del caldo: non hanno ancora una possibilità di sbarco. Hanno bisogno di un porto sicuro”.
È in navigazione verso Taranto, dove è attesa domani, invece, la Sea Watch con 438 persone: ieri l’assegnazione della destinazione.
Nonostante gli sforzi dei team di Msf e Sos Mediterranee “per fornire assistenza durante questa attesa”, viene spiegato, “la condizione fisica e psicologica dei sopravvissuti sta rapidamente peggiorando. I naufraghi su Geo Barents e Ocean Viking hanno urgentemente bisogno di un porto sicuro”.
I ritardi nell’indicare un porto sicuro per le persone soccorse nel Mediterraneo centrale “impediscono anche alle navi delle ong di rispondere ad altre richieste di soccorso e le persone sono dunque abbandonate al loro destino sulla rotta migratoria più letale al mondo”.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni