I primi 144 migranti sono sbarcati a Pozzallo dalle motovedette cp 323 della Guardia Costiera e dal mezzo della Guardia di finanza che stanno facendo staffetta in zona operazioni, a 40 miglia a sud est di Porto Palo. Sono 121 uomini, 8 donne, 38 minori maschi, e due bambine. Tre di questi in tenerissima età, fanno parte di un unico nucleo famigliare. Tra le donne anche una signora anziana. Vestita di nero e con il capo coperto, viene fatta accomodare su una sedia dal personale di soccorso in banchina. I migranti, una volta scesi in banchina, vengono disposti in file, lei è la prima della sua fila, stringe al suo grembo la borsetta che tiene con entrambe le mani. Si guarda attorno, con uno sguardo deciso, osserva con attenzione quello che sta accadendo intorno. Intanto viene consegnato ad un bimbo, un palloncino bianco su cui si legge il logo della Croce rossa italiana. Negli occhi dei bambini non c’è preoccupazione.
I volontari delle Misericordie di Modica distribuiscono acqua e succhi di frutta. Le condizioni generali sono buone, il controllo viene fatto dal personale dell’Usmaf. Un ragazzo tiene un fazzoletto appoggiato ad un occhio, ma nulla di grave. Nella notte è stato effettuato un medevac, una evacuazione medica urgente, indirizzato a Porto Palo. Il resto dei migranti non pare avere bisogno di cure mediche. Il prossimo arrivo di staffetta dei migranti tra la zona operazioni e il porto di Pozzallo è atteso tra circa un’ora, ed è probabile che non sia l’ultimo. A quanto è dato sapere, il Nos Aries, rimorchiatore a servizio delle piattaforme petrolifere, potrebbe rientrare con il motopeschereccio a traino. Se dovessero mutare le condizioni meteomarine, non si esclude che parte dei migranti riesca a salire a bordo del rimorchiatore stesso, il che accelererebbe le operazioni. Nel pomeriggio, infine, sarebbe attesa a Pozzallo la nave quarantena
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