Nove anni di reclusione per le accuse di violenza privata e pornografia minorile: i giudici della prima sezione penale del tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato, hanno condannato un ex impiegato delle Poste di Favara che in passato è stato coinvolto pure in un’inchiesta su un grosso ammanco all’ufficio dove lavorava e in una vicenda di ricatti a sfondo sessuale. Il collegio ha accolto interamente le richieste formulate dal pubblico ministero Elenia Manno.
Il 64enne. Pasquale Di Stefano, dal giugno del 2014 al dicembre del 2017, avrebbe minacciato una ragazzina minorenne, che agli inizi della vicenda aveva 13 anni, per costringerla a fotografarsi nelle parti intime e inviargli gli scatti. Il materiale sarebbe stato poi custodito nella memoria del suo cellulare. “Ti rovino la vita, ti faccio scomparire, distruggo la tua famiglia”: con queste minacce la preadolescente sarebbe stata costretta a fotografarsi e assecondare le sue richieste.
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo
© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni