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Morì di malaria, chiesta archiviazione per i medici

A farlo è stata, dopo aver avocato l'indagine, anche la Procura generale di Palermo

Chiesta l’archiviazione del procedimento a carico di due medici agrigentini finiti sotto inchiesta per la morte – l’ipotesi di reato è omicidio colposo – di Loredana Guida, l’insegnante-giornalista 44enne deceduta per malaria nel gennaio del 2020.

A farlo è stata, dopo aver avocato l’indagine, anche la Procura generale di Palermo. Per la tragica morte di Loredana Guida sono sotto processo il medico di base della paziente che – stando all’accusa – senza sottoporre la vittima a nessun esame, nonostante sapesse che era da poco tornata dalla Nigeria, paese in cui la malaria è endemica, le diagnosticò una banale e influenza prescrivendole degli anti-infiammatori e il medico del pronto soccorso dell’ospedale di Agrigento. Un terzo medico è deceduto durante il processo. La procura ha chiesto invece l’archiviazione per il primario della Rianimazione e per la dottoressa in servizio al pronto soccorso dell’ospedale San Giovanni di Dio. Dopo l’opposizione dei fratelli e della madre della vittima, che hanno anche scritto una accorata lettera al capo dello Stato per chiedere giustizia e recentemente hanno deposto al processo, la procura generale ha avocato l’inchiesta, salvo chiederne ora l’archiviazione. A pesare è una consulenza medica che, al contrario di quanto stabilito dai vecchi consulenti dell’accusa, sostiene che Loredana avrebbe avuto solo il 20% delle possibilità di restare in vita quando dopo una odissea sanitaria arrivò in coma al pronto soccorso. Un precedente esperto dell’accusa aveva parlato del 60%.


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