Si è concluso con due condanne rispettivamente a 26 anni per Alessandro Panella e 18 anni per Luigi Zabara il primo grado di processo – svolto con rito ordinario – per quanto riguarda la morte di Lele Scieri, avvenuta nel ’99. I due commilitoni del giovane siracusano erano accusati di omicidio volontario aggravato e le richieste iniziali di condanna per i due erano di 21 e 24 anni.
Dopo quasi un quarto di secolo, quindi, una sentenza ha decretato che quanto accaduto all’interno della caserma Gamerra di Pisa nell’agosto ’99 non fu un incidente. La sentenza è slittata di circa un mese perché nel giugno scorso la Corte di Assise di Pisa aveva chiesto di sentire altri tre testimoni, nello specifico tre donne amiche di un commilitone di Scieri (Antonio Pascanella) che nel 1999 era in caserma e che a sommarie informazioni aveva riferito di avere visto all’interno della Gamerra, verso l’una di notte, gli imputati ancora svegli.
Nel procedimento di primo grado con rito abbreviato, invece, il sottufficiale Andrea Antico è stato assolto dal gup dall’accusa di omicidio, mentre altri due commilitoni, Enrico Celentano e Salvatore Romondia hanno visto decadere l’accusa di favoreggiamento. Decisione già impugnata dall’accusa.
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