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Morte maresciallo Lombardo, la famiglia: “Colmeremo l’inadeguatezza delle indagini finora svolte”

"L'arma che gli ha tolto la vita non è la sua. La lettera, cui avrebbe affidato la sua richiesta di perdono, non è redatta dalla sua mano"

La famiglia Lombardo, in occasione del 28° anniversario della morte del padre, il maresciallo dell’Arma dei carabinieri Antonino Lombardo, il cui corpo senza vita è stato ritrovato il 4 marzo 1995 all’interno della caserma Bonsignore a Palermo, informa che il 20 febbraio scorso ha nominato come proprio legale l’avvocato Salvatore Traina con studio in Roma e Palermo.

Oggi, finalmente, grazie all’attività investigativa svolta dalla Difesa, abbiamo la certezza che il Maresciallo Lombardo sia stato ucciso – dichiara l’avvocato Traina -. L’arma che gli ha tolto la vita non è la sua. La lettera, cui avrebbe affidato la sua richiesta di perdono, non è redatta dalla sua mano. Oggi, grazie all’esame delle risultanze di indagine, siamo altrettanto certi che gli Inquirenti tutti non abbiano svolto i loro compiti in maniera soddisfacente, dal momento che non hanno effettuato neppure quelli ordinari quali l’ispezione cadaverica e l’autopsia. Oggi siamo altrettanto certi che colmeremo l’inadeguatezza delle indagini finora svolte e, finalmente, accerteremo responsabilità e connivenze, senza troppi scrupoli e riguardi, sia che gli autori appartengano alla criminalità organizzata, sia che gli stessi si annidino nell’ambito delle istituzioni”.


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