E’ attesa tra questa sera e domani la decisione della Corte di Cassazione sulla vicenda di Enrico Lombardo, morto il 27 ottobre 2019 a Spadafora, in provincia di Messina, durante un fermo dei carabinieri.
L’inchiesta della Procura di Messina ha visto indagati tre sanitari e un carabiniere: il carabiniere che immobilizzò l’uomo quella notte deve rispondere dell’accusa di morte come conseguenza di altro delitto; a un medico e due soccorritori del 118 è stato contestato l’omicidio colposo.
Per due volte, spiegano Amnesty e l’associazione A buon diritto che oggi hanno tenuto un sit-in a Roma davanti alla Cassazione, la Procura ha chiesto l’archiviazione delle indagini, ma il legale della famiglia Galeani, composta dall’ex moglie di Enrico Lombardo, Alessandra Galeani, e dalla figlia Erika Lombardo, ha presentato ricorso in entrambe le occasioni. La seconda richiesta di archiviazione è stata avanzata a luglio 2022.
La famiglia di Lombardo si è opposta all’archiviazione facendo ricorso per Cassazione, chiedendo ulteriori indagini su alcuni elementi, che fino ad ora non sono stati presi in considerazione. La Cassazione ha dichiarato ammissibile l’opposizione all’archiviazione portata avanti dal legale della famiglia Galeani.
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