La questura di Agrigento ha vietato, per motivi di ordine e sicurezza pubblica, i funerali del boss di Licata, Giovanni Lauria, morto nei giorni scorsi a 83 anni nella sua abitazione dove nel 2020 gli era stato concesso, in regime di arresti domiciliari col braccialetto elettronico, di attendere il processo scaturito dall’operazione Halycon-Assedio che ha disarticolato il nuovo organigramma mafioso del versante licatese.
Lauria, ritenuto il nuovo capo della famiglia della città, è morto, verosimilmente, a causa di un infarto.
L’anziano è stato ritrovato senza vita da alcuni familiari, che non riuscivano a contattarlo e si sono recati nella sua abitazione. Il feretro, secondo le disposizioni della questura, è stato accompagnato dai soli familiari e parenti, in forma privata, al cimitero per la benedizione e la tumulazione.
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