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Nascondeva oltre 300 dosi di hashish pronte per la vendita: arrestato

Il soggetto è stato denunciato anche per ingresso e soggiorno irregolare nel territorio dello Stato

I finanzieri del Comando Provinciale di Ragusa, durante lo svolgimento delle costanti attività di controllo del territorio, hanno tratto in arresto un cittadino extracomunitario, di nazionalità algerina, per detenzione illecita di sostanze stupefacenti, sequestrando svariate dosi di hashish.

In particolare, i militari della Compagnia di Vittoria, in data 28 febbraio u.s., hanno individuato in una via del centro cittadino un involucro contenente oggetti tipicamente utilizzati per il confezionamento di sostanze stupefacenti, quali un bilancino di precisione e un taglierino annerito dalle fiamme, abilmente occultato tra una cabina telefonica ed un muro.

Gli stessi, ipotizzando un possibile imminente utilizzo, hanno effettuato un apposito servizio di osservazione, intervenendo prontamente nei confronti del proprietario degli oggetti nel momento in cui lo stesso era intento a recuperarli. Dopo i primi tentativi di resistenza da parte del cittadino extracomunitario, le attività sono proseguite all’interno della sua abitazione, ove sono stati sequestrati 54 grammi di hashish, già confezionati e suddivisi in 30 dosi, pronte per essere immesse in commercio.

Sono state inoltre rinvenute e sequestrate 87 capsule di farmaci normalmente utilizzati per curare disturbi epilettici ed ansiogeni, la cui vendita è consentita pertanto solo dietro prescrizione medica, ma che tuttavia stanno spopolando tra i più giovani e nel dark web come sostanza eccitante.

Il soggetto, denunciato anche per ingresso e soggiorno irregolare nel territorio dello Stato, è stato tratto in arresto e associato alla casa circondariale di Ragusa.

L’attività di servizio testimonia il costante presidio della Guardia di Finanza per la tutela della legalità, volto a garantire la sicurezza dei cittadini e a contrastare fenomeni connotati da una più accentuata pericolosità sociale, come lo spaccio di sostanze stupefacenti.

Per il principio di presunzione di innocenza, la responsabilità dell’indagato sarà definitivamente accertata solo nel caso in cui intervenga una sentenza irrevocabile di condanna.


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