“Insieme alla stragrande maggioranza degli iscritti e militanti di Articolo Uno abbiamo, dal 2017, condiviso il progetto della ricostruzione di un nuovo soggetto politico della sinistra del lavoro, femminista, dell’ambiente, della pace, dei diritti. Art1 per questo è nato e noi riteniamo che questa rimane la missione fondamentale. Al cambio di direzione assunto dal gruppo dirigente nazionale del partito, la nostra ferma contrarietà l’abbiamo espressa già nella fase congressuale del mese di aprile 2022 (dove tatticamente fu occultata la scelta di confluenza nel Pd) e più volte ribadita nelle riunioni degli organismi e anche pubblicamente”. È a firma di Gianni Battaglia (segretario Articolo Uno, Ragusa), Antonio Gandolfo (segretario Articolo Uno Trapani), Mariella Maggio (segretaria Articolo Uno Palermo), Paolino Mangano (segretario Articolo Uno Catania), Sergio Rossitto (segretario Articolo Uno Enna), Domenico Siracusano (segretario Articolo Uno Messina), Antonino Landro (segretario Articolo Uno Siracusa) e Pippo Zappulla (segretario Articolo Uno Sicilia) il documento stilato a seguito del congresso organizzato dal PD.
Battaglia, Gandolfo, Maggio, Mangano, Rossitto, Siracusano, Landro e Zappulla sottolineano: “non abbiamo cambiato idea e ribadiamo, pertanto, il nostro convinto e ragionato No alla mera confluenza nel Pd. Articolo Uno nasce, infatti, per contribuire alla ricostruzione della sinistra popolare e del lavoro che solo una profonda e vera fase costituente può provare a realizzare e non per accontentarsi di fare semplicemente una nuova componente del Pd. Quello del Pd pian piano si è, invece, trasformato in un importante ma ordinario congresso di manutenzione programmatica e organizzativa con la definizione dei suoi gruppi dirigenti. Del congresso costituente e di rifondazione, di fatto, è rimasta solo la narrazione e il tutto si sta riducendo all’esercizio delle primarie per scegliere il segretario. Confermiamo pertanto la nostra indisponibilità ad accogliere l’invito rivolto da Roberto Speranza agli iscritti di Art1 di partecipare alla stagione congressuale del Pd”.
In questo scenario – precisano il segretario per la Sicilia di Articolo Uno, e quelli di Ragusa, Trapani, Palermo, Catania, Enna, Messina e Siracusa – che peraltro ha visto confermare e non sostituire il Manifesto fondante del Pd del 2007, la scelta del gruppo dirigente nazionale di Art1 si configurerebbe come una mera adesione e confluenza in un altro partito.
“Scelta che ovviamente rispettiamo ma che rimane non condivisa da parte significativa della comunità di Art1 – concludono – militanti e iscritti che hanno scelto invece di non seguirli e di prendere in mano il testimone dei valori e della missione vera di Art1. Occorre recuperare con umiltà e spirito costruttivo il percorso originario ed in questo senso va l’iniziativa dell’Area Nazionale “Verso il partito del lavoro” già costituita il 3 dicembre a Roma (la seconda assemblea nazionale è convocata il 28 gennaio p.v. a Livorno) e in fase di organizzazione anche nelle regioni e nei territori. Anche in Sicilia occorre offrire spazi di incontro, di riflessione e di ricerca alle tante e ai tanti che reputano insufficiente l’attuale proposta politica dell’intero campo progressista. In questa direzione crediamo importante svolgere, nelle prossime settimane, un’assemblea aperta con il coinvolgimento non solo della nostra comunità, ma degli esponenti della sinistra laburista e ambientalista e di tutti i soggetti civici del campo progressista, per costruire forme stabilì di confronto e di raccordo, rispetto alle questioni centrali per il futuro dell’isola che rischia il baratro con il Governo Schifani”.
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