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Non morì per un infarto: fu omicidio. Adesso è caccia all’assassino

Si è proceduto all’estumulazione della salma e la successiva autopsia ha consentito di escludere inequivocabilmente la morte per cause naturali, ma sulle modalità vige il massimo riserbo

La mattina del 4 dicembre 2018 Luigi Montagno venne trovato morto in casa e il 118 ne constatò il decesso per arresto cardio-circolatorio. Eppure il settantenne godeva di ottima salute e nulla avrebbe fatto preludere a una morte prematura. Anche per questo alcuni parenti del defunto sporsero denuncia, insospettiti anche dall’incasso di due assegni per 41.000 euro, tratti sul conto

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