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Odore nauseabondo dal fiume in comune siciliano, la Procura avvia un’indagine

Gli accertamenti sono stati delegati ai carabinieri del Noe ed al personale dell’Arpa

La Procura di Gela, guidata da Lucia Musti, dopo le denunce presentate dai cittadini a causa dei cattivi odori notturni ha aperto un fascicolo conoscitivo volto ad accertare la dinamica dell’evento ed eventuali responsabilità. Gli accertamenti sono stati delegati ai carabinieri del Noe di Caltanissetta in Gela ed al personale dell’Arpa di Caltanissetta. “Massima – afferma Musti – è l’attenzione di questo ufficio e di tutta la polizia giudiziaria impegnata sul territorio ad esposti e/denunce sul delicato tema della tutela dell’ambiente”.

Secondo una prima lettera inviata dall’Arpa al Comune di Gela il cattivo odore sarebbe riconducibile ai residui presenti all’interno di un capannone ittico andato a fuoco nella zona industriale 15 giorni fa a causa delle sterpaglie in fiamme che avevano raggiunto il capannone industriale. La sede dell’azienda, che si occupava dell’imballaggio e della conservazione del prodotto ittico, è andata completamente distrutta e solo nelle ultime ore sono stati rimossi i sigilli per permettere agli imprenditori di iniziare la bonifica. Dallo scorso 16 agosto, però, la sera l’aria è irrespirabile. Nella relazione inoltrata al Comune l’Arpa evidenzia che “le condizioni del vento nelle ore notturne potrebbero aver provocato le molestie olfattive a causa del trasporto di composti osmogeni dalla sorgente dell’incendio che, seppur ormai domato, potrebbe essere stata causa del decongelamento e della conseguente decomposizione delle specie ittiche stoccate nel capannone della Pescagel”.

Nel frattempo il sindaco di Gela, Lucio Greco, ha firmato un’ordinanza con cui ordina ai titolari della Pescagel di rimuovere e smaltire eventuale pesce residuo e marcio ovvero altre materie organiche inorganiche, presenti nel capannone, perché “possono costituire fonte di pericolo per l’igiene, la salute pubblica e ambientale o comunque fonte di esalazioni maleodoranti”.


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