I Carabinieri del comando provinciale di Agrigento, dopo alcune ore di indagine e di interrogatorio, hanno firmato l’arresto di Adriano Vetro, 47 anni, accusato dell’omicidio del cardiologo Gaetano Alaimo, 62 anni, di Favara. Vetro, secondo la ricostruzione dell’episodio, sarebbe andato nello studio del medico sparandogli un colpo al torace dopo averlo visto nella sala di attesa. L’omicidio sarebbe avvenuto davanti ai segretari.
Entro 48 ore il capo dei Pm agrigentini chiederà al gip la convalida del provvedimento eseguito in flagranza di reato dai Carabinieri. L’arma sequestrata a Vetro dopo essere rientrato a casa una volta commesso l’omicidio è una calibro 7,65. La pistola risulta rubata. Sul posto è intervenuto pure il comandante provinciale dei carabinieri, il colonnello Vittorio Stingo: “Una tragedia – ha commentato – ha colpito nel cuore la città di Favara a cui, nell’offrire cordoglio alla famiglia del cardiologo ucciso e alla popolazione tutta, abbiamo dato una risposta immediata raggiungendo il presunto autore dell’omicidio”.
Così il sindaco di Favara, Antonio Palumbo: “Solo questa mattina – dice – avevo preso posizione in seguito all’intimidazione subita da un imprenditore, la cui auto e il garage erano stati raggiunti da colpi di pistola, chiedendo collaborazione ai cittadini e ribadendo che Favara respinge ogni forma di violenza e sopraffazione“. Il sindaco aggiunge: “Ora un nuovo fatto di sangue funesta la nostra città, e ci lascia attoniti. Non ne conosciamo i motivi, se la violenza può averne, ma è nostro compito farci portatori della voce di tanti cittadini che sono preoccupati e stanchi”.
“Mi servivano tre documenti per ottenere il rinnovo della patente, l’oculista e il diabetologo me l’avevano rilasciato, il dottore Alaimo mi prendeva in giro e rinviava continuamente”. Adriano Vetro, 47 anni, collaboratore scolastico in servizio in un istituto di Caltanissetta, ha confessato di essere l’autore dell’omicidio del cardiologo e di essere andato appositamente nello studio medico per ucciderlo. Il procuratore facente funzioni di Agrigento, Salvatore Vella, e il pubblico ministero Elenia Manno, per questo, gli contestano l’omicidio premeditato e il porto abusivo di arma da sparo clandestina. Vetro, qualche minuto dopo le 21, ha lasciato il comando provinciale dei carabinieri ed è stato trasferito nel carcere di Agrigento. L’interrogatorio di convalida dell’arresto potrebbe tenersi giovedì. Intanto il difensore, l’avvocato Santo Lucia, in occasione dell’interrogatorio che ha preceduto l’arresto ha fatto presente che il suo assistito era in terapia da uno psichiatra da diversi anni indicando anche il nome del professionista.
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