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Omicidio dopo lite sui confini: un’assoluzione in Appello

I fatti si riferiscono al 2016

La Corte d’Assise di Appello di Catania ha assolto Alessandro Pepi, ritenuto colpevole in primo grado di giudizio, dell’omicidio di Giuseppe Dezio, agricoltore 65 enne, ucciso con 5 fendenti in contrada Gaspanella a Vittoria il 2 febbraio del 2016 al culmine di una lite che secondo quanto ricostruirono le indagini condotte dai carabinieri, sarebbe sorta per il passaggio dei mezzi tra i terreni contigui delle due famiglie.

Ridotta la pena per il fratello Antonino Pepi da 22 a 14 anni. Le motivazioni verranno depositate entro 90 giorni. In primo grado di giudizio, erano finiti a giudizio quattro componenti della famiglia Pepi, tutti difesi dall’avvocato Giuseppe Lipera: Gaetano, il padre oggi 78enne che si era autoaccusato del delitto e suoi tre figli Alessandro 46 anni, Antonino 50 anni e Marco 33 anni.

A settembre del 2020 Gaetano e Marco Pepi erano stati assolti mentre Alessandro e Antonino erano stati condannati entrambi a 22 anni di carcere. Ora la sentenza di Appello che ha assolto anche Alessandro e ha rimodulato la pena inflitta in primo grado a Antonino. Sono state confermate le statuizioni nei confronti delle due parti civili costituite, i figli della vittima – rappresentate dall’avvocata Isabella Linguanti – verso i quali era stato stabilito il versamento di una provvisionale di 20.000 euro ciascuna.


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