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Palermo, blitz per fermare i “cavalli di ritorno”: 22 indagati, 7 in manette

L’operazione è il risultato di un'indagine avviata nel 2021

Blitz contro i sistema del “cavallo di ritorno”. Sette arresti e complessivamente 22 indagati a Palermo dove i carabinieri della Compagnia San Lorenzo e i poliziotti della Squadra mobile, Sezione Reati contro il patrimonio, hanno eseguito la misura della cautelare in carcere e degli arresti domiciliari. I sette arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio, rapina ed estorsioni.

L’operazione è il risultato di un’indagine avviata nel 2021 al termine della quale è emersa l’attività di un gruppo criminale i cui componenti sono ritenuti responsabili di una rapina a mano armata, nonché di numerosi furti di autovetture e di moto, in relazione ai quali gli arrestati avrebbero, con il metodo del “cavallo di ritorno”, estorto ai proprietari somme di denaro, oscillanti tra i 300 e i 1.500 euro, per tornare in possesso dei loro mezzi. In particolare, i 7 destinatari dei provvedimenti restrittivi, tutti abitanti nel quartiere di San Filippo Neri, allo Zen, sono ritenuti responsabili di numerosi furti commessi nel capoluogo e nei comuni limitrofi avvalendosi anche della complicità di altri indagati. Le indagini nel loro complesso hanno fatto luce su 26 episodi di estorsione, 28 furti, 19 ricettazioni, una rapina aggravata ed una condotta di riciclaggio; nel corso dell’attività, 3 persone sono state arrestate in flagranza di reato e ulteriori 13 sono state denunciate a piede libero per i reati consumati e tentati di furto e ricettazione.


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