Minacce di morte a Claudia Caramanna, la nuova procuratrice per i minorenni di Palermo. Il fatto è accaduto qualche giorno fa, e su questo indaga la Procura di Caltanissetta.
Solidarietà è stata espressa dall’associazione antimafie Rita Atria, riferendosi alla decisione di assegnare la scorta al procuratore minorile Caramanna.
“Esprimiamo la nostra piena e totale solidarietà alla Procuratrice , presso il Tribunale dei minorenni di Palermo, Claudia Caramanna per le vili e spregevoli minacce, ricevute perché, nell’esercizio delle proprie funzioni e avendo ben chiaro il ruolo dei minori nelle famiglie di mafia e della criminalità organizzata, ha operato e sta operando in silenzio, con umiltà e grande professionalità, sulla strada che Rita chiese di seguire: far avere ai ragazzi che non hanno scelta la possibilità di una vita diversa”, si legge in una nota.
“Nella coraggiosa attività della Procuratrice c’è, infatti – prosegue l’associazione – tutto il senso del pensiero di Rita, la quale figlia di don Vito e sorella di Nicola Atria, mafiosi di Partanna, nel tema di qualifica nel giugno del 1992, subito dopo la strage di Capaci, scrisse che ‘L’unico sistema per eliminare tale piaga è rendere coscienti i ragazzi che vivono tra la mafia che al di fuori c’è un altro mondo fatto di cose semplici, ma belle, di purezza, un mondo dove sei trattato per ciò che sei, non perché sei figlio di questa o di quella persona, o perché hai pagato un pizzo per farti fare quel favore’. Ci faremo da cassa di risonanza di questa eccezionale attività sui minori e la supporteremo anche facendo arrivare, come facciamo da quasi trenta anni, la storia di Rita proprio tra quei ragazzi che devono sapere che ‘un mondo onesto’ esiste”.
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