L’opposizione protesta contro la chiusura anticipata delle mense scolastiche a Palermo. “Per il Comune la scuola finisce prima. Ci stupisce e preoccupa la nota mandata ai dirigenti delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie del Comune di Palermo con la quale si annuncia la fine del servizio mensa al 31 maggio. Considerato che le scuole primarie e secondarie finiranno il 10 giugno e la scuola dell’infanzia il 30 giugno, ci chiediamo come sia possibile interrompere la mensa in quella data”, affermano in una nota congiunta i consiglieri comunali Teresa Piccione, Giuseppe Lupo, Rosario Arcoleo, Fabio Giambrone, Mariangela Di Gangi, Albero Mangano, Massimo Giaconia e Carmelo Miceli.
“Che faranno gli alunni e le alunne? Resteranno a casa? Non andranno più a scuola? – si chiedono – e certamente l’interruzione di tale servizio impedisce il tempo prolungato, favorisce la dispersione scolastica, rende più difficoltosa la conciliazione dei tempi di lavoro e famiglia, potrebbe persino privare i ragazzi più fragili dell’unico pasto certo ed equilibrato, che pare già essere stato sostituito in alcune scuole con panini e focacce, che certamente non possono essere pasti accettabili. Per sapere di più abbiamo presentato al Sindaco e all’Assessore all’Istruzione un’interrogazione che chiede spiegazioni sul fatto e su come si intenda rimediare”.
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