È stato effettuato un prelievo di organi da un giovane donatore in morte cerebrale covid positivo e non vaccinato. Il prelievo è avvenuto nell’ospedale di Partinico, nel Palermitano. La procedura, che ha pochi precedenti in Sicilia, è stata fatta in base al protocollo nazionale che stabilisce la possibilità di trapiantare organi prelevati da pazienti covid positivi su pazienti selezionati Sars-CoV-2 positivi o con pregressa infezione covid19 poi superata. “La quotidianità di una drammatica pandemia che continua a distruggere vite umane – ha detto il direttore generale dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – ci porta a confrontarci con realtà mai attuate in passato. L’apertura di nuovi percorsi e protocolli consente di ridare vita a persone per i quali, attraverso la generosità e l’altruismo, i trapianti sono l’unica speranza di salvezza. Un ringraziamento ed un sentito apprezzamento va a tutti i professionisti impegnati ed all’equipe multidisciplinare che ha lavorato con grande senso etico e spirito di collaborazione ed integrazione”.
Il protocollo stilato dal Centro nazionale trapianti consente di effettuare trapianti di organi salva vita provenienti da donatori deceduti per altre cause ma risultati positivi al Covid 19. Secondo le linee guida del Cnt, i pazienti devono essere in gravi condizioni cliniche, per le quali, a giudizio del team medico responsabile del trapianto, il rischio di morte o di evoluzione di gravi patologie connesse al mantenimento in lista di attesa rende accettabile quello conseguente all’eventuale trasmissione di patologia donatore-ricevente. La Sicilia e il Piemonte sono state due anni fa le prime regioni ad aver recepito l’indicazione. Il protocollo stabilisce la possibilità di trapiantare organi prelevati da pazienti Covid positivi su pazienti selezionati Sars-CoV-2 positivi o con pregressa infezione Covid-19 poi superata. Nel dicembre 2020 venne data notizia di un un trapianto su una paziente affetta da Covid-19 che aveva ricevuto un fegato prelevato da un donatore positivo al coronavirus. L’ntervento, effettuato all’Irccs Ismett di Palermo, aveva visto la collaborazione del Centro regionale trapianti e dall’equipe dell’ospedale San Marco di Catania, dove era stato eseguito il prelievo dell’organo.
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