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Peculato alla sagra, assolti due dipendenti comunali nel Palermitano

L'inchiesta dei carabinieri è più ampia e ricomprende anche altre vicende, tra cui un tentativo di concussione che il sindaco avrebbe operato sul comandante dei vigili urbani, per far passare la processione del Venerdì santo sotto casa di un boss

Il Gup del tribunale di Termini Imerese (Palermo), Gregorio Balsamo, ha assolto in abbreviato due dipendenti del Comune di Cerda (Palermo), imputati di abuso d’ufficio, per violazione delle norme riguardanti gli appalti, e concorso in peculato con riferimento alla Sagra del carciofo, ortaggio tipico del paese delle Madonie, del 2022.

Sono stati così scagionati Vincenzo Tripi, oggi in pensione, e una dirigente ancora in servizio, Antonina Iolanda Iudicello. Secondo l’accusa, avrebbero contribuito all’assegnazione di spazi in maniera illegittima e poi all’esenzione – non dovuta – dal pagamento della Tosap per l’occupazione di alcune aree comunali da parte di un paio di aziende che partecipavano alla manifestazione. Imputazioni cadute, in parte perché il fatto non è più previsto dalla legge come reato (l’abuso d’ufficio) e in parte per non avere commesso il fatto (il peculato). L’inchiesta dei carabinieri è più ampia e ricomprende anche altre vicende, tra cui un tentativo di concussione che il sindaco avrebbe operato sul comandante dei vigili urbani, per far passare la processione del Venerdì santo sotto casa di un boss. Il primo cittadino cerdese, Salvatore Geraci, deputato regionale della Lega, ha optato per il rito ordinario ed è stato rinviato a giudizio.


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