I poliziotti della Squadra Mobile di Latina hanno arrestato l’ex collaboratore della giustizia di Racalmuto Ignazio Gagliardo. Il sessantenne, da tempo libero e fuori dal programma di protezione, è indagato per una tentata estorsione aggravata commessa con modalità mafiose per l’aggiudicazione di un immobile all’asta. Le indagini sono state avviate in seguito alla denuncia di un uomo che ha raccontato di avere subito pressioni per vendere, a un prezzo di mercato inferiore, un appartamento che si era aggiudicato all’asta. Gagliardo insieme ad altri tre indagati, di cui uno ritenuto contiguo a clan camorristici, avrebbe compiuto dal luglio del 2023 alcuni atti intimidatori contro l’uomo.
Quando non vi è stato più interesse all’immobile, infine, gli sarebbero stati estorti 12.000 euro a “chiusura” del caso. Gagliardo, dopo essere sfuggito alla cattura nella maxi operazione “Akragas”, si rifugiò in Sudafrica e si diede alla latitanza salvo poi rientrare, dopo 8 anni, per fare curare in Italia la moglie ammalata e collaborare con la giustizia.
Il braccio destro dell’ex capo provincia di Cosa nostra, Maurizio Di Gati, non è stato mai condannato per omicidi e le sentenze per associazione mafiosa ed estorsione, insieme ai benefici previsti per i pentiti, gli avevano consentito da tempo di tornare in libertà. Nel 2012 il fratello Luigi, anche lui coinvolto in vicende minori di mafia, aveva ucciso i genitori levandosi poi la vita.
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