A giudizio con l’accusa di avere provocato la morte di un feto nel grembo della madre alla 35esima settimana di gestazione e di avere reso sterile la donna. Due medici dell’ospedale San Giacomo d’Altopasso di Licata finiscono a processo con l’accusa di lesioni personali colpose aggravate.
I medici, in particolare, nel giugno del 2019, in due distinti accessi della donna in pronto soccorso, avrebbero sottovalutato il mal di testa, l’ipertensione e la riduzione delle piastrine. Si tratta del ginecologo Mario Marcello Pira e del sanitario del pronto soccorso Michele Cannarozzo. Il pubblico ministero Gloria Andreoli ha disposto la citazione diretta e il processo, davanti al giudice Agata Anna Genna, è iniziato con la costituzione di parte civile di genitori, zii e nonni del piccolo che saranno assistiti dagli avvocati Gianfranco Pilato e Giuseppe Sorriso.
I due medici, che hanno nominato come difensori gli avvocati Luigi Ciotta e Salvatore Manganello, secondo l’accusa avrebbero potuto evitare la morte del feto e l’asportazione dell’utero della donna disponendo il suo ricovero sei giorni prima.
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