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Pippo Pattavina protagonista di “Uno, nessuno e centomila” di Pirandello. Sabato e domenica al Teatro Garibaldi di Modica. Spettacolo attesissimo

Pippo Pattavina è Vitangelo Moscarda, il grande attore è spiazzante nella sua interpretazione, il monologo intenso, l'elegante narrazione dei “flash-back”, l'ardore delle vicende dolorose

Ancora un’opera del grande Luigi Pirandello al Teatro Garibaldi di Modica. È in scena infatti sabato 12 alle 21 e domenica 13 febbraio alle 18.30, la versione teatrale di “Uno, nessuno e centomila”, diretta da Antonello Capodici, con protagonisti due attori formidabili, Pippo Pattavina e Marianella Bargilli, in scena assieme altri tre brillanti attori, Rosario Minardi, Giampaolo Romania e Mario Opinato. Le musiche originali sono firmate dal cantautore Mario Incudine.

Siamo felici di ospitare questo spettacolo che segna anche il ritorno nel nostro teatro di un attore amato ed importante come Pippo Pattavina – spiega Ignazio Abbate, presidente della Fondazione Teatro Garibaldi -. Insieme agli altri attori della compagnia ci donerà momenti di grande teatro portando in scena una particolarissima rappresentazione di una delle più belle opere di Pirandello. Insomma un appuntamento dedicato ai grandi”.

L’opera tratta dall’ultimo romanzo del Genio siciliano, incominciato nel 1909 e pubblicato a puntate nel 1925, sintetizza appieno il suo pensiero, ed egli stesso in una lettera autobiografica lo definisce come il romanzo “più amaro di tutti, profondamente umoristico, di scomposizione della vita”. Uno scritto che, come altri suoi testi, anticipa le teorie psicoanalitiche e che, riprendendo le parole del regista Antonello Capodici, “ribolle delle stesse ferocie familiari che hanno reso l’autore, l’intelligenza più acuta, crudele, definitiva di tutto il Novecento. Oggi parleremmo di “disfunzionalità” e “disturbi del comportamento”. Pirandello, infatti, anticipando di decenni le conclusioni della “Gestalt”, descrive, in realtà, dei sintomi. Scopre – fra le pieghe di un apparente “feuilleton” – una vasta rete di disturbi e nevrosi, epitome di un più ampio malessere, che contagia le società moderne come, tutt’oggi, le intendiamo. Sono tratti di personalità istrioniche; disturbi “border-line”; disturbi ego-sintonici , che i personaggi del dramma hanno tramutato in manie compulsive, in ansie da controllo. Disfunzionalità dell’umore. Bipolarismo”. Contenuti più che mai attuali quelli di “Uno, nessuno e centomila”, che scardinano le certezze dell’uomo, che descrivono una sensazione di vuoto, che interrogano lo spettatore, e grazie alla maestria del cast e ad una scenografia che rievoca molti luoghi e nessun luogo, si offrono al pubblico in una versione teatrale leggera, moderna, spiritosa e paradossale.

Tutti gli attori si trasformano e vestono i panni di diversi personaggi, mantenendo gli elementi condivisi. Pippo Pattavina è Vitangelo Moscarda, il grande attore è spiazzante nella sua interpretazione, il monologo intenso, l’elegante narrazione dei “flash-back”, l’ardore delle vicende dolorose, l’intimità dei colloqui con se stesso, in una narrazione che lo vede vestire i panni del suo proprio padre e del suocero, dimostrazione di una maestria di tecnica eccelsa. Marianella Bargilli dà prova di straordinaria bravura interpretando tutti i personaggi femminili del romanzo: l’erotica moglie Dida, la claustrale Maria Rosa, la reietta Diamante. “Anche la scena si trasforma sotto gli occhi degli spettatori, è un “luogo non-luogo” che da un’iniziale apparente innocenza bianca e luminosa muta in contrasti e riverberi di colori – commenta Tonino Cannata, sovrintendente del Teatro Garibaldi -. Tutto è reso più intenso e coinvolgente dalle musiche originali scritte da Mario Incudine, che fanno da cornice ad una evoluzione di eventi e vicende che partendo dal monologo si trasformano in uno spettacolo moderno e trascinante”. Come sempre con le opere pirandelliane, lo spettatore si ritrova a riflettere su se stesso, interrogandosi e ricercandosi, come per intraprendere un percorso che lo porta a riconoscere le centomila maschere che si indossano nella quotidianità per trovare l’”uno” che rappresenta il sé autentico.

“Uno, nessuno e centomila” sarà in scena sabato 12 febbraio alle 21 e domenica 13 febbraio alle 18.30. Si ricorda che secondo le vigenti normative l’accesso in sala è consentito solo con green pass rafforzato e mascherina FFP2. La stagione teatrale della Fondazione Teatro Garibaldi ha il supporto della Regione Sicilia e del Comune di Modica, sponsor sono Conad, Gruppo Minardo, Gruppo Zaccaria, Acqua Santa Maria, Avimecc, Banca Agricola Popolare di Ragusa. Media partner Video Regione. Info su www.fondazioneteatrogaribaldi.it


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