Si è tenuto al Mit un incontro tra Matteo Salvini e i presidenti di Calabria e Sicilia, Roberto Occhiuto e Renato Schifani. Sul tavolo c’era il dossier Ponte sullo Stretto. Così una nota del Mit. Con Occhiuto Salvini ha successivamente fatto il punto sulle esigenze infrastrutturali del territorio.
Il collegamento tra la Sicilia e la Calabria “è un fatto importante“, il ponte sullo stretto “è nel programma di governo” del centrodestra ha detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, rispondendo alle domande dei giornalisti sul decreto che approda oggi in Consiglio dei ministri.
Dalla Sicilia dovremmo compiere un “esodo di massa” poichè è zona sismica? Lo ha detto il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci rispondendo ai giornalisti circa la costruzione del ponte sullo Stretto. Serve “affidarsi alla buona e avanzata ingegneria che ritiene che quella struttura se flessibile può benissimo reggere alle sollecitazioni sismiche”, ha aggiunto. E ancora: “la politica fissa gli obiettivi. Come raggiungerli spetta ai tecnici” dirlo, ha notato facendo riferimento alle opere “più ardite” che sono state create nel resto del mondo.
“Salvini porta in Consiglio dei ministri il Ponte sullo Stretto, mentre il Sud si trova nel disastro. È un irresponsabile perché chiunque conosca bene la Sicilia e la Calabria sa in che situazione versano le infrastrutture di quei territori. Ferrovie che non esistono, ponti crollati e non ricostruiti, strade nel dissesto più totale, acquedotti e depuratori che mancano o non funzionano: ecco la situazione del Sud mentre si vorrebbero spendere 10 miliardi di euro per le follie di Salvini. Salvini lo sa quanto ci vuole per arrivare da Messina a Trapani in treno? Glielo dico io: ci vogliono tra le 8 e le 9 ore per fare poco più di 300 km. E sa quanto ci vuole per arrivare da Palermo a Trapani, 100 km? 4 ore! I treni in Sicilia vanno a 40 all’ora e alcuni sono ancora alimentati a gasolio”. Così Angelo Bonelli, co-portavoce nazionale di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, durante il flash mob di Avs in cui ha denunciato lo sperpero di risorse per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. “Quando amministra un bilancio – ha proseguito – il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti dovrebbe comportarsi come prescritto da un articolo del Codice Civile: come un buon padre di famiglia. Ma come può funzionare un Paese dove si spendono 10 miliardi di euro per un’infrastruttura anacronistica quando non ci sono acquedotti, depuratori e treni? E di fronte a questo, come si fa a inserire nella bozza di decreto la deroga, per l’amministratore delegato della società Stretto di Messina Spa, alle disposizioni in materia di compensi previsti per gli amministratori delle Pubbliche amministrazioni, incluso il limite massimo di 240mila euro annui? Ecco a cosa serve il Ponte sullo Stretto: a fare il poltronificio. Bisognerebbe, al contrario, concentrarci su miglioramenti concreti per il Sud, come rinforzare i treni (con 10 miliardi si potrebbero acquistare 175 treni intercity e 500 regionali) e sistemare gli acquedotti e le reti idriche, per un costo di 7,2 miliardi,” ha concluso Bonelli.
“Grazie alla determinazione del Premier Meloni, del ministro Salvini e alla squadra dei Ministri al Governo, è destinato a diventare realtà il sogno di generazioni di siciliani di avere un collegamento stabile tra l’Isola e il Continente. Con un decreto-legge viene posta la prima pietra giuridica di un’infrastruttura destinata a segnare in positivo lo sviluppo futuro della Sicilia, che dall’Unità d’Italia ha pagato lo scotto di un ormai inaccettabile isolamento fisico dal resto della Nazione. Vengono così superati gli anacronistici pregiudizi di chi si è opposto con ogni mezzo al Ponte sullo Stretto, avanzando le scuse più incredibili per bloccare un’opera di avanguardia ingegneristica e innovativa che susciterà anche l’interesse e la curiosità di milioni di turisti e visitatori di tutto il mondo. Un fatto concreto di eccezionale valenza con un rigido cronoprogramma di un Ponte che verrà realizzato in parallelo al nuovo sistema ferroviario interno all’isola, che proprio in questi giorni ha ricevuto il via libera dal sistema bancario Europeo. Due colpi assestati dal Governo centrale a favore dello sviluppo, che lasciano ben sperare il popolo siciliano che per troppi anni ha dovuto subire le chiacchiere di chi, invece, voleva relegare la Sicilia e il Sud al perenne sottosviluppo”. Lo affermano iparlamentari siciliani di Fratelli d’Italia, i senatori Ella Bucalo, Salvo Pogliese, Raoul Russo, Salvo Sallemi, i deputati Luca Cannata, Francesco Ciancitto, Eliana Longi, Manlio Messina, Carolina Varchi, dopo l’approvazione del decreto-legge sul Ponte sullo Stretto da parte del Consiglio dei Ministri.
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