fbpx

In tendenza

Ponte sullo Stretto: tavolo tecnico al Mit con Anas e Fs. Federlogistica: “Troppo basso per il passaggio delle navi”

Il presidente di Federlogistica - Conftrasporto rivolge al Mit un preciso quesito per verificare se corrispondano al vero i dati sulle caratteristiche progettuali sulle quali si sta lavorando

Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, sta presiedendo al MIT un Tavolo tecnico per l’aggiornamento del progetto per il ponte sullo stretto. Presenti i vertici Anas, Rfi e Fs. Lo comunica il Mit in una nota.

Il Pronte sullo Stretto di Messina potrebbe rivelarsi troppo basso per il transito delle navi. L’allarme arriva dal Presidente di Federlogistica – Conftrasporto, Luigi Merlo, ed è riferito all’altezza massima del ponte rispetto al livello del mare. “Secondo voci insistenti – afferma Merlo – i diversi studi progettuali prevederebbero un’altezza massima di 65 metri sul livello del mare, che, considerando l’altezza media delle grandi navi da crociera ma anche navi impegnate nel trasporto merci e container, impedirebbe il transito di molte unità navali che già oggi operano in Mediterraneo, costrette teoricamente, una volta costruito il ponte, a circumnavigare tutta la Sicilia anche solo per raggiungere Messina o Catania partendo da Napoli”.

Per il Presidente di Federlogistica – Conftrasporto che rivolge al Ministero delle Infrastrutture un preciso quesito per verificare se corrispondano al vero i dati sulle caratteristiche progettuali sulle quali si sta lavorando “l’effetto muro potrebbe risultare ancora maggiore, se il transito delle navi sotto il ponte avvenisse con moto ondoso marcato, per non parlare di eventi atmosferici diventati ormai consueti anche alle nostre latitudini e, infine, in considerazione del fenomeno in atto di innalzamento del livello del mare”. “Ci rendiamo perfettamente conto – conclude Merlo – che un ponte più alto sul livello del mare comporterà una variazione sostanziale nelle rampe di accesso e quindi una penetrazione maggiore delle stesse sul territorio siciliano e calabrese, ma crediamo sia nostro dovere collaborare con il governo per progettare e realizzare un’opera che deve rappresentare una svolta anche per il sistema logistico nazionale; sistema che non può certo permettersi il lusso di erigere barriere sulle aderente a rotte più importanti del traffico marittimo. Ed è questo il senso della nostra segnalazione preventiva”.


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni
Stampa Articolo


© Riproduzione riservata - Termini e Condizioni