Soldi dal boss ai domiciliari per chiudere un occhio sui controlli. I carabinieri del Ros di Palermo hanno arrestato, con l’accusa di induzione a consegnare denaro, traffico di monete false e rivelazione di segreto d’ufficio, il luogotenente dell’Arma Gianfranco Antonuccio, in servizio al Reparto investigativo della compagnia di Licata.
Tra gli elementi a carico del sottufficiale ci sono le dichiarazioni dell’avvocato Angela Porcello, arrestata il 2 febbraio dell’anno scorso e ritenuta tra i capi di Cosa nostra agrigentina: ruolo che avrebbe assunto in seguito all’avvio della sua relazione sentimentale col capomafia Giancarlo Buggea.
La donna, il cui inserimento nel programma di protezione è stato bocciato dai pm, ha dichiarato alla Dda che il carabiniere avrebbe chiesto 1.500 euro al suo compagno quando si trovava ai domiciliari. Antonuccio, incaricato di controllare che Buggea rispettasse le prescrizioni imposte dalla misura, avrebbe in cambio chiuso un occhio sul comportamento del boss. Il nome del militare ricorre, inoltre, in diverse intercettazioni dalle quali emergerebbero anche i suoi rapporti con una organizzazione di trafficanti di droga particolarmente operativa sul territorio.
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