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Presentata una proposta di legge sulla Disciplina dell’attività di enoturismo

Ad Avola, nel Siracusano, un convegno sull'argomento

“Un bel momento di democrazia partecipata”. Con queste parole Frankie Terranova, direttore della Strada del Vino del Val di Noto ha chiuso il convegno di ieri sera che si è tenuto ad Avola per la presentazione della proposta di legge “Disciplina dell’attività di enoturismo”. Presenti al dibattito Ylenya Lucaselli, deputata di Fratelli d’Italia e prima firmataria della proposta di legge, l’onorevole collega di partito Luca Cannata, cofirmatario della proposta di legge. Il convegno, organizzato dall’associazione Strade di Sicilia, è stato tra i primi tavoli pubblici tra istituzioni e addetti ai lavori per parlare ed condividere le scelte delle nuova legge che dovrà regolamentare il mondo dell’enoturismo.

Siamo soddisfatti – dice Frankie Terranova – per un duplice motivo: condividiamo le ragioni esposte, sul fatto che l’enoturismo è un settore strategico nel mondo vitivinicolo e quindi come tale va regolamentato, va implementato, vanno fissate bene le indicazioni chiare per quello che deve essere il suo sviluppo; il secondo motivo di soddisfazione è l’apertura e la disponibilità da parte dell’onorevole Cannata e dell’onorevole Lucaselli ha registrare alcune che noi, come Strade del vino del Val di Noto, abbiamo evidenziato e sulle quali si sono mostrati disponibili ad approfondirle per u futuro ragionamento. Sicuramente ci sarà un lavoro da fare nelle prossime settimane e nei prossimi mesi ma l’atteggiamento è quello giusto di una direzione che deve essere condivisa per un settore che è strategico per il nostro territorio per l’Italia tutta. Il vino è il più grande ambasciatore dell’Italia nel mondo e come tale il racconto del vino stesso deve essere il centro di un interesse che non riguarda soltanto il mondo dell’agricoltura ma l’Italia in generale”.

Soddisfazione per l’appuntamento anche da parte di chi, carte e penna alla mano ha ascoltato il territorio e preso appunti per portarli a Roma. “Abbiamo dimostrato – dice l’onorevole Cannata – ancora una volta che vogliamo condividere il percorso legislativo con il territorio. Vogliamo valorizzare le nostre produzioni della terra, in questo caso una grandissima eccellenza che è il vino. E farlo anche attraverso il racconto delle storie delle cantine, della produzione, della trasformazione del vino e della sua qualità. Il convegno è servito per condividere il percorso legislativo e quindi emendare ovviamente la proposta di legge, che vede la collega onorevole Ylenja Lucaselli sempre partecipe come prima firmataria e il sottoscritto come cofirmatario della legge sulla Disciplina dell’enoturismo. L’obiettivo di questo primo incontro era proprio di verificare quali poteva essere le proposte migliorative alla proposta di legge”.

Carmela Pupillo, titolare dell’azienda agricola Pupillo è stata tra i protagonisti del dibattito. “Il primo elemento – dice l’imprenditrice – che salta agli occhi dalla proposta di legge è quello di ampliare i soggetti che possono effettuare enoturismo. Mentre nel decreto legge del 2019, era l’imprenditore agricolo singolo o associato, nella nuova proposta di legge si trovano le cantine, le cantine sociali cooperative, l’imprenditore turistico nell’esercizio dell’attività del turismo rurale e addirittura le imprese agro-industriali che svolgono solo attività di trasformazione o commercializzazione del prodotti viticoli. Ecco, secondo noi l’errore che si sta facendo che è quello di non valorizzare la vera spina dorsale dell’agircolta italiana che sono i produttori, i vignaioli che ogni giorno nelle loro aziende si occupano di paesaggio agricolo, di tutela del territorio, di sopravvivenza delle Doc anche minori e che hanno mantenuto quello che è lo splendido racconto della viticoltura italiana e siciliana. Lasciare spazio, per questa narrazione, a imprese solo commerciali o industriali non penso che sia una scelta vincente per la la poca sensibilità che questi soggetti possano avere nei confronti del territorio”.

Abbiamo ascoltato tutti – conclude l’onorevole Cannata – Qualcosa la integreremo proprio in seguito al bellissimo dibattito e confronto che si è venuto a creare. Ancora una volta il percorso che abbiamo messo in campo è quello della condivisione per una ricchezza maggiore della nostra terra e del nostro territorio. Il nostro grazie va a chi all’associazione Strade di Sicilia che ha curato e organizzato questo convengo e al consorzio Strade del vino del Val di Noto e ai suoi soci che hanno partecipato a questo primo confronto”.

Francesco Midolo coordinatore dell’associazione Strade di Sicilia che ha organizzato il convegno esprime piena soddisfazione. “Ci aspettavamo un bel dibattito- dice – una buona partecipazione e un grande coinvolgimento per una materia che tocca tantissime sensibilità imprenditoriali e umane, differenti tra di loro. E’ stato un primo approccio di un percorso legislativo che immaginiamo prevederà altri incontro e tavoli di settore. Noi siamo felici di aver fatto la nostra parte e essere stati tra i primi da Napoli in già a proporre un dibattito su questo tema. Ringraziamo il direttore della Strade del vino del Val di Noto Frankie Terranova che ha saputo moderare al meglio o l’incontro e la disponibilità degli onorevoli Cannata e Lucasseli, che si sono dimostrati attentissimi all’ascolto delle istante del territorio. L’ultimo ed il più importante dei ringraziare va all’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rossana Cannata che ha accettato la nostra proposta culturale inserendola nel calendario degli appuntamenti “Conversazioni d’autore”.


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