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Presunti scafisti assolti: “operarono in stato di necessità”

Due i procedimenti avviati; il primo in capo a due presunti scafisti alla guida di uno dei gommoni, e il secondo in capo a un singolo soggetto che conduceva un altro gommone

Tre presunti scafisti sono stati assolti: per due il collegio giudicante del Tribunale di Ragusa ha ritenuto che abbiano agito per stato di necessità e per un altro è arrivata l’assoluzione per non avere commesso il fatto. L’indagine riguardava due maxi sbarchi avvenuti a Pozzallo a maggio del 2017, quando arrivarono prima nave Fiorillo della Guardia costiera italiana e poi una portacontainer danese. La nave commerciale mise in salvo 287 persone che erano a bordo di tre gommoni. Due i procedimenti avviati; il primo in capo a due presunti scafisti alla guida di uno dei gommoni, e il secondo in capo a un singolo soggetto che conduceva un altro gommone.

Tutti e tre gli imputati erano assistiti dall’avvocato Italo Alia. Il Tribunale collegiale (presidente Andrea Reale, a latere Elio Manenti e Maria Rabili) ha assolto tutti i presunti scafisti che erano accusati di favoreggiamento aggravato dell’immigrazione clandestina. Nel primo caso è stato riconosciuto di avere agito per stato di necessità, mentre nel secondo caso l’imputato è stato assolto per non avere commesso il fatto.


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