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Qualità della vita: Palermo si piazza 88esima, giù Enna

Palermo sale di 7 posizioni

La provincia italiana in cui si vive meglio è Bologna; Firenze sale sul podio al 3° posto, il Trentino Alto Adige resta saldo al 2° con Bolzano e al 5° posto con Trento. Le città metropolitane sono in calo: Milano è ottava, Roma trentunesima, Torino quarantesima. E’ quanto emerge dalla 33ma edizione dell’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, pubblicata oggi.

E’ la quinta volta in 33 anni che la provincia emiliana arriva prima nella qualità della vita dei suoi abitanti, migliorando di 5 posizioni rispetto all’anno scorso. Tra le città metropolitane, Milano – che nel 2021 era in seconda posizione – resta nella top ten, ma scende all’ottavo posto, mentre Roma scivola al 31° (-18 posizioni); Cagliari sale di due posizioni (18° posto), Genova è al 27° posto (perde solo una posizione), Torino al 40° (-12 posizioni). Sul fondo Napoli (98° posto, in discesa di otto posizioni) e Palermo (88° posto, + 7 posizioni).

Per quanto riguarda i sei ambiti in cui sono suddivisi i 90 indicatori, il podio vede in cima per ricchezza e consumi Belluno, Bologna e Bolzano; per affari e lavoro Milano, Trieste e Roma; per demografia salute e società Bologna, Modena e Roma; per ambiente e servizi Pisa, Siena e Aosta; per giustizia e sicurezza Oristano, Pordenone e Sondrio; per cultura e tempo libero Firenze, Trieste e Gorizia.

I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 40 aggiornati al 2022, presentano una serie di novità: due indicatori sull’inflazione; un pacchetto di indicatori su energia da fonti rinnovabili/riqualificazioni energetiche/consumi energetici; l’indice della partecipazione elettorale alle ultime elezioni politiche di settembre 2022; nove indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, IcityRank sulle città digitali).

Si confermano alcuni indicatori storici dell’indagine: valore aggiunto pro capite; prezzi delle case e incidenza dei canoni di locazione sul reddito medio dichiarato; imprenditoria giovanile; giovani Neet; ore di Cig ordinaria; infortuni sul lavoro; indice della qualità dell’aria; tasso di motorizzazione; indice di litigiosità nei tribunali; mortalità da incidenti stradali; numero di bar, ristoranti, librerie e palestre; agriturismi; indice di lettura; verde urbano; banda larga ultraveloce; amministratori comunali under 40.

La provincia di Monza e Brianza, seguita da Treviso (vincitrice della prima edizione, nel 2021) e Cagliari, è quella che assicura maggior benessere alle donne.

Napoli, tra le Città metropolitane, è quella in cui si registra il dato più basso. Milano, che nel 2021 era in seconda posizione, resta nella top ten, ma scende all’ottavo posto, mentre Roma scivola al 31° (-18 posizioni); Cagliari sale di due posizioni (18° posto), Genova è al 27° posto (perde solo una posizione), Torino al 40° (-12 posizioni). Sul fondo, dunque, il capoluogo campano (98° posto, in discesa di otto posizioni) e Palermo (88° posto, + 7 posizioni).

La provincia di Crotone è ultima. La città di Pitagora indossa la maglia nera al 107° posto in graduatoria, preceduta da Isernia al 106° posto e al 105° da Caltanissetta. Fra le altre province calabresi, quella posizionata meglio, ma sempre in fondo alla graduatoria, è Cosenza (95° posto), seguita da Catanzaro (96°), Reggio calabria (102°) e Vibo Valentia al 103° posto.

Nei bassifondi della classifica altre tre città del Sud: Foggia, Taranto ed Enna, rispettivamente al 104°, 101° e 100° posto.


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